l’ISTAT, attraverso il suo presidente, nel corso dell’audizione alla Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato, fa sapere che il costo totale del reddito di cittadinanza, secondo il disegno di legge n.1148 presentato dal Movimento 5 Stelle, sarebbe di circa 14,9 miliardi di euro.
La spesa sarebbe destinata a 2 milioni e 759 mila famiglie con un reddito inferiore alla linea di povertà (10,6% delle famiglie residenti in Italia).
considerando che basta abrogare dall’1 gennaio prossimo i demenziali 80 euro mensili voluti da Renzi e rivelatisi inutili, i due terzi della spesa sarebbero gia` coperti e con un impatto sociale di ben altra portata.
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dite che la faccio troppo facile e che comunque resta ancora una bella cifra?
per la copertura dei restanti 5 miliardi, volgerei l’attenzione alle spese per nuovi armamenti (https://bortocal.wordpress.com/2015/05/26/spesemilitari-contro-il-nemico-sbagliato-255/),
sono giusto 5 miliardi di spese annue.
non dico che si debba scegliere il totale disarmo unilaterale, ma tuttavia una riduzione della spesa in questo campo e` fattibile.
e Renzi l’aveva prure promessa al tempo della primarie, per quel che valgono le sue sparate.
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dico questo limitandomi ad una riflessione sulla fattibilita`, che c’e`, se ci fosse anche la volonta`.
il vero problema, semmai, e` la copertura dei tagli alle pensioni dichiarati incostituzionali, che sembra entrare in conflitto con questo quadro: ma vi si dovrebbe provvedere con una rimodulazione della fiscalita` generale.
alla Corte Costituzionale pende anche il giudizio sulla legittimita` del blocco a tempo indeterminato degli stipendi del pubblico impiego…
qualcuno si rende conto che stiamo facendo pagare gli interessi del debito accumulato dallo stato ESCLUSIVAMENTE a pensionati e pubblico impiego?
dite che non si puo` fare diversamente?
un’azione europea per la riduzione del debito, detraendo in conto capitale gli interessi pagati negli ultimi vent’anni, risanerebbe tutto.
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sono un facilone lo so, fate venire avanti i professori universitari che ci spieghino che queste prospettive non stanno in piedi.
che le tasse non devono pagarle imprenditori e banche sui profitti, ma chi lavora oppure ha lavorato.
ci dessero la facolta` di cacciare a pedate nel didietro i lavativi e gli incapaci cronici annidati negli impieghi statali, anziche` convincerci che la cosa migliore da fare e` pagarli poco…
e in ogni caso affrontare il problema della poverta` e` un dovere sociale indiscutibile: ragioniamo bene sul come, ma non venite a dire che non ci sono i soldi…
detta senza tanti fronzoli o tecnicismi, vero?
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