prima ancora di presentare il videoclip di oggi, sulla visita del 24 luglio scorso alla Collina della Proboscide dell’Elefante di Guilin, vorrei dire due parole sulla funzione che assume per me la fotografia in determinati momenti di contatto molto stretto con la natura, meglio se esotica.
e` quel che mi avviene qui: la fotografia diventa una specie di supporto tecnologico che facilita la fusione cosmica; anche se mi rendo conto che si tratta di parole impegnative, forse troppo.
ma il mio modo di fotografare diventa per cosi` dire buddista e quasi una specie di meditazione che mi aiuta a trascendere me stesso come io.
il mio io non e` piu` dentro il mio corpo mortale, ma, attraverso la vista, l’udito, l’olfatto, tutti i miei sensi e la mia capacita` di immaginazione, scivola all’interno delle cose attorno a me, che sento come altrettanto e forse piu` solidamente vive di me…
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Queste foto sono più belle di tutte le precedenti.
Ma in fondo sono tutte belle , forse queste più delle di altre per il tuo
commento che le ha accompagnate
ah, ecco: finalmente il commento giusto al posto giusto…. 🙂