leggere Strauss-Kahn – 317.

* * *

prima che dalla Lagarde, il Fondo Monetario Internazionale e` stato presieduto da Dominique Strauss-Kahn, che sarebbe diventato certamente presidente della Francia per i socialisti al posto dello scipito Hollande, se non fosse stato preventivamente azzoppato da uno scandalo che ha sfruttato certi suoi comportamenti sessuali, per i quali e` stato anche portato in tribunale e fortunosamente assolto.

e` un vero peccato, dato che avremmo avuto del bunga bunga anche in Francia, e soprattutto argomenti molto piu` pruriginosi di cui discutere che le banali storie di corna che, per paradosso, non ci ha risparmiato neppre il mediocre Hollande.

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faccio questa premessa che vorrebbe essere spiritosa per arrivare a dire che quanto riportato da Le Monde del 27 giugno, La leçon de Strauss-Kahn sur la crise grecque, non e` la tesi bizzarra o estremista di un bortocal qualunque, ma il parere tecnico di una persona competente e, per dirla in francese, con le palle da ogni punto di vista.

Dominique Strauss-Kahn ha pubblicato su internet un testo intitolato Apprendere dai propri errori.

ne cito i passaggi fondamentali sulla base dell’articolo di Le Monde:

Il Fondo Monetario Internazionale ha fatto degli errori e io sonon pronto a prendermi la mia parte di responsabilita`.

la situazione greca non e` un problema classico di crisi del budget e di bilancia dei pagamenti.

Il Fondo Monetario Internazionale ha anche sottostimato la profondita` delle debolezze istituzionali della Grecia.

La natura incompiuta dell’unione monetaria europea e`all’origine del problema e avrebbe dovuto essere un elemento essenziale della sua soluzione.

ma noi ci lasciamo andare a ripetere gli stessi errori, mentre dobbiamo cambiare logica e prendere una direzione radicalmente differente.

La mia proposta e` che la Grecia non riceva piu` nessun nuovo finanziamento da parte dell’Unione Europea o del Fondo Monetario Internazionale, ma che benefici di una dilazione molto ampia degli interessi e anche di unariduzione nominale del suo debito verso le istituzioni pubbliche.

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visto? e che vi dicevo io nei mesi scorsi?

e` vero che l’ultima parolina rende la proposta di Strauss-Kahn abbastanza diversa dalle tesi del vostro blogger solitario, che ritiene che il debito debba essere tagliato anche per i creditori privati, se non altro per le grandi istituzioni finanziarie di questa natura.

e tuttavia ecco una voce tecnica che dice quel che conferma anche il comune buonsenso: quando un debitore e` definitivamente scoppiato continuare a prestargli denaro sperando che si riprenda e` follia, ed e` molto piu` saggio provare a recuperare soltanto una parte del debito, lasciandogli respiro.

naturalmente questo dovrebbe valere per tutti i debitori in difficolta` (anche per l’Italia) senza aspettare proprio che vadano in completa rovina, prima di decidersi a ridurgli il debito.

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e` vero che l’aspetto centrale della crisi italiana non e` il suo aspetto economico, ma quello culturale: corruzione, omerta`, mafiosita` dei comportamenti e ignoranza debordante in ogni campo, diffusione di droghe di ogni natura e alcoolismo ampiamente diffusi in ogni ambiente.

e tuttavia sul piano strettamente economico lo strangolamente del paese ad opera dei suoi creditori e` deleterio.

per i creditori stessi.

certo, il rischio per noi sarebbe che una riduzione del debito incrementi invece proprio quei comportamenti che sono all’origine della crisi…

ma forse sto divagando.

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tagliare il debito alla Grecia, allora…

ma nell’Europa dei miopi bottegai queste sembrano riflessioni troppo originali per potere essere ascoltate.

e non parlo delle mie, ovviamente, ma anche soltanto di quella versione piu` ridotta che ne propone Strauss-Kahn.

Una risposta a “leggere Strauss-Kahn – 317.

  1. mio commento sul sito di Raimondo Bolletta:

    per ora, aprendo lo Spiegel, la borsa tedesca sta perdendo il 4%.

    non una catastrofe, ma non una passeggiata.

    ma in Italia, grazie alla camomilla abbondantemente sparsa dai media nostrani, non si ha ben chiaro che cosa potra` significare l’insolvenza greca per l’insieme dell’economia europea e la perdita di circa 200 miliardi di crediti.

    naturalmente i giornali nostri sembrano tutti contenti perche` nel frattempo i detentori che li controllano sono riusciti a trasferirli dalle banche private alle istituzioni pubbliche.

    molto miopi comunque.

    per questo un compromesso finale e` a mio parere ancora nelle cose.

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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