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e` andata come e` andata.
non lo so ancora e non mi fido degli exit poll, se non sono piu` che netti.
chi vota per paura tende a nascondere il proprio voto.
ma proprio per questo mi sembra il momento di alcuni considerazioni per il futuro.
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chissa` dove hanno sbagliato.
eppure le tecniche per manipolare un referendum le conoscono bene.
e se lo sono anche scritte in un promemoria interno, pubblicato in Italia dal Manifesto, che una societa` di marketing ha inviato a Nea Demokratia, il partito di centrodestra dell’ex premier Samaras e una delle forze favorevoli al si`.
la chiamano democrazia, ma marketing politico e` il suo vero nome.
va bene quando la democrazia riesce a vincere il marketing, ma succede di rado.
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premessa del documento con i dati reali, mica quelli da sbandierare sui media:
Le persone in età dinamica, dai 25 ai 55 anni (specialmente quelli tra i 35 e i 45), sono per il no e nei centri urbani il no è al 70%.
A favore del sì sono i pensionati e la provincia.
Persino il 10% degli elettori di Nea Democratia è per il no.
questa, come si capisce e` gia` la descrizione della vittoria sostanziale di Tsipras, comunque andranno le cose…
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poi i trucchi del mestiere, o meglio dei mestieranti:
Enfatizzare le code alle banche e nei supermercati, perché «gli exit poll mostrano che quando vanno in onda queste immagini i consensi per il sì raddoppiano».
Attraverso un uso sapiente delle immagini di disperazione gli strateghi del marketing contano di recuperare un altro 10 per cento.
vi ricorda per caso la foto del pensionato che piange disteso per terra davanti al bancomat?
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Una tabella mostra chi ha la meglio nello scontro tra alcune parole chiave: se si usa l’argomento euro-dracma, ad esempio, prevale il sì, viceversa non pagano la contrapposizione Grecia-Europa, misure contro Memorandum.
vi ricorda per caso Renzi e tutte le mistificazioni sui media?
che hanno cambiato consapevolmente il tema del referendum in tutta Europa?
Renzi, quello che tre mesi fa aveva detto stai sereno, sono con te anche a Tsipras.
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infine l’uso stesso dei sondaggi farlocchi:
Bisogna far apparire «una dinamica stabile a favore del sì, mai con percentuali simili perché la gente è molto sospettosa nei confronti di chi fa le rilevazioni, che considera una parte del sistema».
Venerdì 3 luglio, ultimo giorno utile per la pubblicazione, dovrà comparire un sondaggio che mostra in maniera chiara il vantaggio del sì, senza che esso possa «essere messo in discussione».
forse hanno sbagliato qui, perche` lo hanno attribuito ad una societa` che lo ha subito smentito.
o forse non c’era proprio più niente da fare…
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regole molto elementari, come vedete, adatte a cuori semplici.
e le riconosciamo benissimo perche` sono le stesse che usano anche da noi.