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non ancora, non ancora…
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politicamente Tsipras ha vinto: il parlamento greco ha approvato le sue proposte.
un capolavoro: ha stravinto un referendum contro tutta la assordante propaganda europea del terrore.
il presidente della repubblica (che non e` politicamente dalla sua parte) ha convocato tutti i partiti, che hanno fatto fronte nazionale con Tsipras.
da questo momento Tsipras e` diventato l’indiscusso rappresentante della nazione tutta.
e in parlamento ha avuto una maggioranza schiacciante: 251 si`, su 300 deputati.
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politicamente Tsipras ha perso: il suo governo non ha piu` una maggioranza.
un disastro: ha votato contro di lui il partito della destra, fondamentale con i suoi 13 voti per dargli la maggioranza in parlamento che non ha da solo.
l’estrema sinistra del suo partito si e` frantumata: due Turigliatto locali hanno votato contro; 8 si sono astenuti in aula; 6 erano assenti al momento del voto, e uno era assente giustificato per motivi familiari, Varoufakis: forse troppo furbo in questa occasione.
la maggioranza parlamentare del momento a Tsipras gli e` venuta dall’opposizione di centro destra.
Alba Dorata, il partito neonazista, votando contro accumula capitale politico per il futuro.
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Tsipras non ha ancora ne` vinto ne` perso: la battaglia continua e l’Europa continua a tirare la corda.
la sua proposta e` una buona base di discussione, fanno sapere i bottegai di Bruxelles.
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sul piano delle concrete soluzioni economiche Tsipras ha subito una disfatta, apparentemente.
l’IVA al 13% sui prodotti di lusso e al 23% sulla ristorazione, cioe` sul turismo, l’asse portante dell’economia greca, rende visivamente l’idea della disfatta della sua politica sociale.
ma soprattutto non solo non e` passato il punto principale della ristrutturazione del debito, ma questa posizione e` stata ufficializzata, ad opera soprattutto della Germania, come parte stessa dei Trattati europei firmati.
apparentemente.
in realta` il problema e` un pochino piu` complesso.
e, come si legge nel post di Varoufakis appena pubblicato sul suo blog, il suo successore Tsakalotos porta una proposta di riduzione del debito moderata; quindi la partita non e` del tutto chiusa ancora.
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il debito greco era gia` stato ridotto del 50% pochi anni fa; ma allora come e` possibile che la riduzione del debito sia contraria ai trattati?
Schaeuble ha dimostrato che un taglio del debito concordato FRA GLI STATI CHE COMPONGONO L’UNIONE EUROPEA sarebbe in tutto e per tutto un aiuto di stato al debito pubblico di un altro stato, che e` effettivamente vietato dai trattati.
maledetto tedesco: ha ragione!
ha fatto il doppio miracolo: prima ha trasferito agli stati europei, all’Unione Europea e al Fondo Monetario Internazionale il 50% del debito greco dalle banche europee e tedesche in particolare, e adesso si accorge che il debito della Grecia verso le istituzioni pubbliche europee non e` negoziabile!
pero` anche Schaeuble ha perso, perche` non e` riuscito nel folle intento di buttare la Grecia fuori dall’Unione Europea, per dare una solenne lezione che chiudesse i conti una volta per tutte con ogni ipotesi di ristrutturazione del debito.
e con questo hanno perso tutti gli europei, che continuano a buttare fondi in apparenza alla grecia, in realta` ai suoi creditori, ma con meno speranza ancora che i nuovi crediti concessi al apese possano mai rientrare.
pero`, benedetto tedesco, questo non chiude affatto il discorso sulla strategia del taglio del debito verso i privati, e ovviamente non sto parlando dei piccoli risparmiatori, ma delle grandi centrali finanziarie internazionali.
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conclusione: anche la prospettiva del taglio del debito non e` ne` viva ne` morta: dipende dall’osservatore.
in particolare dovrebbe esserci un taglio del debito almeno verso il Fondo Monetario Internazionale, se questo fosse coerente con le sue ultime dichiarazioniche vedevano questa soluzione come possibile (a sorpresa, ma bisognava accontentare Obama) .
quindi Tsipras ha ragione di dire che il discorso sul taglio del debito e` ancora aperto, e Schaeuble ha ragione di dire che il discorso sul taglio del debito e` chiuso (quello verso lo stato tedesco e l’Unione Europea).
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insomma, Tsipras e` come un gatto dalla nove vite.
meglio ancora, e` come un gatto quantistico di Schroedinger, chiuso nella scatola, e dipendeva soltanto dall’osservatore se era vivo o era morto.
ma tutta questa storia trabocca di gatti di Schroendinger in uno stato quantistico indeterminato.
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pero` ci sono alcuni che hanno gia` vinto o perso in questa partita.
ha certamente vinto Schaeuble, come abbiamo appena visto, cioe` l’ala destra del centro-destra tedesco di cui la Merkel e`, o meglio era, sinora, leader.
ha certamente perso la Merkel, che e` stata via via inchiodata ad una posizione intransigente che non era la sua personale, da questa destra tedesca vincente nel suo partito e nella societa` tedesca in questo momento.
be`, e` possibile che questo segni l’inizio del declino politico della Merkel, che rappresenta una visione della CDU piu` aperta di quella che ha vinto anche contro di lei, riducendola ad un ruolo di mosca cocchiera; e non sara` una bella Germania quella che potrebbe prendere il suo posto.
ha certamente perso la socialdemocrazia europea, priva di qualunque identita`, che ha dinostrato la sua assoluta insignificanza sia in Germania sia in Italia.
ha certamente vinto l’opaco Hollande, che invece ha giocato un ruolo chiave nell’arrivare alla soluzione positiva e costruito le basi di un’alleanza con la Grecia che l’insulso Renzi no n ha neppure saputo immaginare.
hanno certamente perso gli italiani in genere, che si sono confermati abulici e facilmente manovrabili dai media a loro totale piacimento, anche su una questione vitale per il loro stesso futuro.
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tra coloro che hanno certamente vinto anche il vostro bortocal.
ha vinto la sua scommessa con un commentatore ostinato: la Grecia non e` uscita dall’euro.
ah, hanno certamente perso anche tutti i lirettisti italiani che tifavano per questo.
sara` per la prossima volta e per qualcun altro, certamente.
aspettiamo Salvini e Grillo, dai.
Tsipras è finito, in mano alla nuova maggioranza parlamentare e appeso agli impegni formali che ha preso, nessuno dei quali consente quello sviluppo che aveva promesso. Un referendum suicida che in ogni caso avrebbe decretato la fine di una leadership smagliante. Lo sgretolamento dell’Europa prosegue tra gli Stati ed entro gli Stati.
caro Raimondo, penso che questo sarebbe vero soltanto in un paese che ragiona all’italiana.
e` ovvio che in Grecia non ci sara` lo sviluppo che Tsipras ha promesso: l’unica strada possibile per una ripresa dell sviluppo sia per la Grecia, sia per la Francia (che mi pare lo abbia capito) sia per l’Italia (dove non lo ha capito ancora nessuno) e` quella del taglio netto delle spese per gli interessi.
e la riduzione del debito sembra la via maestra per riuscirsi (anche se tecnicamente ci sono poi soluzioni meno traumatizzanti, anche soltanto nel nome, ma che producono lo stesso effetto sostanziale).
vedo che abbiamo opinioni differenti sulla faccenda: il referendum, secondo me, e` stato un colpo di genio, considerando che il popolo greco non e` stupido.
in Italia, con l’opinione pubblica che ci troviamo, sarebbe una follia, temo.
in Italia non ci si puo` concedere democrazia.
la democrazia non e` il voto per far decidere chi politicamente e` drogato o ubriaco.
eppure bisognera correre il rischio prima o poi e sperare che la maggioranza sia sobria, anche da noi.
Sì, la pensiamo in modo diverso, Vedremo cosa succederà, io non sono per nulla ottimista né tranquillo.
ma il nostro dissenso è un esempio di divergenze di opinione benefiche e salutari, perché ci arricchiscono con punti di vista ragionati diversi.
neppure io sono ottimista e men che meno tranquillo.
e tuttavia, con tutto il rispetto dei Greci, il loro è un problema minore, o meglio a loro è toccato il ruolo del canarino in miniera.
i problemi veri sono altrove: la Cina, prima di tutto, poi le tensioni fra America e Russia, per non dire fra Cina e America per interposto Giappone.
il problema vero è la fine (inevitabile) dello sviluppo economico per una umanità che sta continuando a crescere e a distruggere l’ambiente in cui vive.
il problema vero è il Daesh o ISIS che dir si voglia, perché sta delineando il futuro possibile del mondo dopo il crollo della civiltà tecnologica.
sulla Grecia in sé sono sempre stato relativamente ottimista e ci sta quel che scrivo a dimostrarlo.
la vera tragedia dell’Europa bottegaia è che passa sei mesi a scannarsi se spuntare o no qualche miliardo di debito greco, mentre attorno tutto crolla: ho parlato di chi giocava a Monopoly, appassionandocisi e alzando la voce, nella tolda del Titanic che affonda.
Tsipras sarà anche un gatto a nove vite, ma noi abbiamo Renzi… col gatto a nove code.
ahhha, ma nel senso che adesso tocca a lui assaggiarlo, mi sa.