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e cosi`, secondo la NOAA americana (National Oceanic and Atmospheric Administration), la NASA e l‘Agenzia Meteorologica del Giappone, i primi sei mesi del 2015 sono i piu` caldi da quando si misurano le temperature globali del pianeta, cioe` dal 1880.
lo schemino di sotto indica le variazioni sulla media delle temperature 1981-2010: soltanto in qualche ristretta area del pianeta, indicata in azzurro, le temperature risultano piu basse, e fra queste la Groenlandia e l’America nord-orientale.
la cosa strana, per quanto riguarda l’Italia e` che certamente queste temperature piu` calde hanno coinciso con un ciclo vegetativo ritardato di una decina di giorni: di questo sono assolutamente certo, visto che l’ho documentato con foto fatte a casa mia lo stesso giorno dell’anno, quello passato, e questo.
e i tempi della fioritura dei ciliegi registravano il ritardo che ho detto.
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ma i dati globali sono decisamente preoccupanti:
A livello globale la temperatura media delle terre emerse e degli oceani ha superato a giugno di 0,88 gradi centigradi la temperatura media del ventesimo secolo; la temperatura media, contando solo i continenti, è stata di 1,26 gradi sopra la media del ventesimo secolo.
se guardiamo i tre diagrammi qui sotto ci rendiamo conto meglio di che cosa sta succedendo: il primo indica l’andamento globale delle temperature su continenti e oceani, il secondo si limita alle superfici oceaniche e il terzo a quelle continentali.
come si puo` vedere, esaminando in dettaglio, vi era stata una specie di stasi, o meglio di rallentamento della crescita delle temperature, soprattutto continentali, grosso modo fra il 1995 e il 2010: la stessa che aveva fatto gridare alla bufala i cospirazionisti che non sono convinti del riscaldamento globale, ma che gli studiosi del clima avevano attribuiti ad un accumulo molto pericoloso di calore nelle profondita` dell’oceano.
ma e` visibile altrettanto chiaramente una netta ripresa del riscaldamento, in particolare continentale, negli ultimi 5 anni, e quello che preoccupa davvero e` l’andamento di questa curva, che sale molto rapidamente.
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e la cosa e` tanto piu` drammatica, in quanto coincide con una diminuzione molto forte dell’attivita` solare, per la quale e` previsto un calo molto significativo fino al 2030, in base a recenti nuovi modelli interpretativi del suo andamento.
per il momento il fatto che il Sole stia scaldando la Terra meno che in passato non impedisce alle temperature del pianeta di avere ricominciato ad aumentare ad un ritmo molto spedito, conclusa la parentesi un poco misteriosa che era iniziata una ventina d’anni fa.
Non è solo giugno ad aver segnato un caldo record: anche i mesi di febbraio, marzo e maggio, sono stati i più caldi di sempre, mentre gennaio 2015 è stato il secondo più caldo della storia, e aprile 2015 il terzo più caldo. Complessivamente quindi, nei suoi primi sei mesi, il 2015 è stato fino ad oggi l’anno più caldo della storia.
Anzi, secondo i dati della NOAA, andando a prendere finestre di 12 mesi (giugno 2014/luglio 2015, maggio 2014/giugno 2015 e così via), si scopre che i 10 periodi più caldi di sempre si sono verificati tutti negli ultimi 10 mesi.
Il satellite della NASA Terra, in orbita intorno al nostro pianeta, aveva portato l’agenzia spaziale indipendentemente alle stesse conclusioni pubblicate ora dalla NOAA.
ma se e` vero che ora nel loro insieme gli oceani profondi si sono riscaldati, questo purtroppo non preannuncia niente di buono.
e forse anche la piccola glaciazione che ci attende non sara` in grado di fermare la tendenza al riscaldamento globale in tempi brevi.
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