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eravamo troppo perfetti per essere veri.
noi e il mondo attorno a noi,
non aspettava che noi per diventare migliore.
successe una prima volta, e si chiamava adolescenza.
poi successe un’altra volta, a sorpresa.
e si chiamava blog.
in mezzo mille amori, mille perfezioni inventate e perse.
Si chiama anche ” essere molto idealisti”. È una malattia che di solito passa con l’ età.
ehhe, ma ci sono anche le ricadute…
e comunque ben vengano se aiutano a vivere piu` intensamente la vita!
A me sembra che un sano realismo aiuti di più. Ad ottenere almeno qualcosa, se non tutto.
credo che hai messo il dito sulla piaga giusta.
in fondo ad un adolescente o ad un idealista non interessa molto ottenere qualcosa dagli altri, o qiuantomeno se ne preoccupano molto poco (in genere perche` sono entrambi abbastanza narcisisti da ritenere di riuscirci senza troppa fatica).
quanto a me personalmente (se la cosa ha un qualche interesse) ho da tempo rinunciato a provare ad ottenere qualcosa dagli esseri umani in genere e preferisco concentrarmi sulle cose, che effettivamente oppongono molto meno resistenza e si lasciano manipolare piu` facilmente secondo i miei desideri.
finisco cosi` volentieri nella parte del realizzatore ostinato e finora vincente.
ma forse questa sincerita`e` troppo cruda? 😉
Io comunque non intendevo” ottenere qualcosa dagli altri” , ma ” ottenere qualcosa nella vita”, anche da se stessi. Se conosci le tue forze e i tuoi limiti, puoi, ad esempio, creare qualcosa di bello nel campo che ti è più congeniale. Anche questo è realismo.
guarda che bella discussione sta nascendo.
probabilmente abbiamo ragione tutti e due, ma naturalmente soltanto in parte ciascuno.
se conosci troppo bene le tue forze e i tuoi limiti va a finire che fai poco o niente.
per realizzare qualcosa devi anche presumere di essere qualcosa di piu` di quel che sei (secondo me).
il vero problema e` il punto di equilibrio di questa visione un po` troppo ottimistica di te stesso e delle tue forze: che deve portarti un poco piu` in la` dell’obiettivo ragionevole, ma non troppo.
in modo che l’obiettivo non sia proprio ragionevole, ma resti comunque raggiungibile, magari con qualche sforzo esagerato e del tutto irragionevole.
insomma: occorre un pizzico di follia nella vita!