. . .
esiste ancora un concetto arcaico come a sovranità degli stati nel medioevo prossimo venturo, anzi oramai quasi del tutto presente?
la Siria dovrebbe essere in teoria uno stato sovrano, col diritto di allearsi con chi le aggrada, ma pare sia oramai terra di nessuno, dove chiunque può fare quello che le pare.
ha cominciato la Francia del socialista Hollande, anche se a quanto pare più per vanteria che per missioni effettive, e si è accodata la Turchia filo-islamista del vacillante Erdogan.
la Turchia dichiara di fare la guerra all’ISIS, ma la fa nel più bizzarro dei modi: bombardando i curdi che combattono l’ISIS.
come è possibile, si dirà? non è l’ISIS quasi certamente l’autrice del tremendo attentato che ha ammazzato più di 120 pacifisti ad Ankara?
esatto, è l’ISIS che sta facendo in Turchia il lavoro sporco per Erdogan, che si gioca il tutto per tutto alle prossime elezioni, dopo la sconfitta appena subita alle precedenti di poche settimane fa, e spera di tornare a vincere con una collaudata strategia terrorista della tensione.
. . .
la Turchia sta bombardando la Siria, e la Siria avrà pure il diritto di difendere il proprio territorio oppure no?
non per la stampa di regime italiana, che registra impassibile le accuse turche di provocazione alla Siria.
Siria, F-16 turchi nel mirino dei jet e delle batterie di missili siriani
Si tratta del secondo rischioso episodio di provocazione, secondo Ankara, da quando 5 giorni fa quando otto F-16 turchi che stavano compiendo un volo di ricognizione sul confine turco-siriano sono stati «agganciati dai sistemi di puntamento di un Mig-29 russo di fabbricazione russa e da batterie anti-aeree».
Ad essere finiti nel mirino dei jet e delle batterie siriane sono stati tre f-16 di una squadriglia di 12 impegnata nei controlli. Secondo lo stato maggiore delle forze armate di Ankara i suoi jet sono stati «agganciati» per due minuti dai radar di puntamento delle batterie antiaeree siriane e per 35 secondi da due Sukhoi SU-24 e due SU-22.
addirittura!
. . .
i fatti separati dalle opinioni, certo! ma poi le opinioni di una parte sola, e senza commenti, anche quando chiaramente fuiori da ogni terreno razionale.
secondo il regime turco, la Siria che cerca di difendere il proprio territorio dalle incursioni turche, totalmente illegittime secondo il diritto internazionale, o quanto meno di tenerle sotto controllo, provoca.
e secondo la nostra stampa non c’è nulla di strano: è la loro opinione…
totalmente d’accordo con te:
Quando le forze pacifiche d’opposizione riescono a ottenere un buon successo alle elezioni, quando fanno una bella e pacifica manifestazione in piazza, quando i potenti cominciano a vacillare, una manina fa scoppiare la bomba.
Muoiono in molti, la piazza vuota dopo l’attentato ricorda una qualsiasi piazza italiana degli anni ’70, piena di cartacce, indumenti, bandiere, dopo la bomba. Il governo farà pulizia, intanto parla di attacco terroristico, si proporrà di ristabilire l’ordine, magari i suoi investigatori scopriranno che le bombe le hanno messi i nemici dei loro nemici.
La Turchia è un paese amico dell’Italia, che manifesterà la solidarietà a Erdogan, per il grave danno alla democrazia, e si indignerà, un minuto appena, per i giornalisti arrestati, ma non si può criticare un paese amico, il momento è grave, se li hanno arrestati qualcosa avranno fatto e certe copertine e certe critiche giornalistiche sono un po’ terroristiche, in effetti. Per fortuna, ci diranno, il nostro è un paese nel quale non possono succedere queste cose, visto che non esiste l’opposizione.
http://stanlec.blogspot.it/2015/10/sulla-bombe-in-turchia.html
e anche io condivido quello che scrivi e hai fatto bene a riprodurre il tuo post nel commento.
rimane la frustrazione di sentirsi voci che gridano nel deserto, e di vedere che gli sporchi poteri della Terra fanno in realta` quello che vogliono manipolando il gregge umano grazie a giornalisti servili.
Fare la guerra senza avete un nemico è come mettersi davanti allo specchio per poi cominciare a tirarsi pugni in faccia 🙂
be`, non pare proprio che i nemici manchino, nel mondo d’oggi, e poi, anche se non ci sono, basta inventarli.
l’importante e` che l’industria bellica funzioni e faccia profitti. 😦
perfetto… allora ogni tanto si faccia finta che i propri aerei siano attaccati altrimenti sembrebbe troppo facile…
oh neppure occorre, basta mandare gli aerei troppovicini e alla fine un incide te succede per legge statistica.
oppure no? tu dovresti sapermi rispondere…
in condizioni di pace no. Hanno abbastanza sistemi per rilevarsi prima che succeda l’incidente. In caso di conflitto può succedere ma nel caso specifico sapevano benissimo dove stavano i nemici. Infatti dimostrano di sapere benissimo chi li stava puntando e con che tipo di aereo, incluso il marchio delle mutande dei piloti nemici. Impossibile che non sappessero dove stavano l’uno rispetto all’altro. Incidente involontario quasi impossibile.
e lo stesso, allora, vale anche per i bombardamenti che questi stessi aerei fanno a terra? 😦
in genere non dovrebbero bombardare a caso. Almeno l’intenzione di chi li costruisce è questa… poi dipende da chi li utilizza.
e allora i risultati regolarmente catastrofici di questi bombardamenti come me li spieghi?
(ti preavviso che, dopo la tua risposta, verra` una domanda ancora… 🙂 )
Qualche volta può essere che vi sia qualche obiettivo segreto. Può darsi che nella maggior parte dei casi invece sia determinante la scarsa preparazione del personale militare.
e pensi che questa sia una spiegazione soddisfacente per quei disgraziati che ci rimettono la pelle grazie alla scarsa preparazione del personale militare?
ma la mia vera domanda e` un’altra: se la scarsa preparazione del personale militare determina cosi` spesso dei bombardamenti sbagliati, che cosa ci garantisce che non porti anche ad abbattere dei jet nemici senza nessun preciso ordine per farlo (o magari con qualche ordine segreto di farlo, invece?).
Penso non ci sia alcuna garanzia. Per quanto riguarda gli errori si può lavorare per evitarli nel modo più assoluto responsabilizzando il personale e facendo capire che non è un videogioco. Per quanto riguarda i gesti volontari… beh bisogno fidarsi del buonsenso purtroppo.
@ flavio ts
allora direi che un incidente e` certo e mi sento molto meno sicuro di quel che vorresti tu.
sto appunto leggendo dell’inchiesta sull’abbattimento del famoso volo di linea in Ucraina.
mi pare che ci restera` soltanto la soddisfazione di non sapere mai bene, neppure in futuro, chi sara` stato a provocare l’incidente, quando ci sara`. 😦
Pingback: i terremotati del Rojava – 47 – comma22corpus·