Facebook: a giudizio per istigazione all’odio razziale – 496.

in Germania soltanto, naturalmente.

si va al redde rationem per la mancata cancellazione dei contenuti razzisti, che non disturbano troppo i troppo numerosi e troppo disinvolti utenti di questo social infetto, ma anche privo di alternative.

ovviamente, siccome controllare i contenuti costa e chi non li controlla risparmia rispetto ad ogni possibile concorrenza, e` evidente che l’esistenza stessa di Facebook impedisce lo sviluppo di social network gestiti correttamente secondo criteri di civilta`.

se si arrivera` alla condanna nel Tribunale di Würzburg dei tre manager di Facebook in Germania che andranno a processo, forse l’Europa potrebbe provare a invertire uno dei peggiori fattori di inquinamento della nostra vita sociale, che e` oggi ampiamente anche vita virtuale.

. . .

naturalmente, a questo si e` arrivati anche per le precise prese di posizione dei politici tedeschi contro il razzismo su Facebook: la SPD, ma anche la Merkel.

sembra che si stia parlando di marziani, a guardare le cose del mondo dal buco della serratura Italia.

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