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il 5 ottobre scorso si sono tenute le elezioni in Portogallo: il Partito Conservatore, che era al governo, si e` confermato il primo, col 36,8% dei voti, ma ha perso la maggioranza assoluta che aveva in Parlamento e la sua proposta di coalizione col secondo partito, quello socialista, e` stata rifiutata da questo.
il Partito Socialista puo` dunque formare un governo di sinistra, assieme al Bloco de esquerda, comunisti e Verdi: in tutto il 50,6% dei voti e 122 seggi in Parlamento, una maggioranza di 7 seggi: l’accordo politico fra queste forze esiste gia`.
ma il Presidente della Repubblica si rifiuta di dare ai socialisti l’incarico di formare il nuovo governo.
e lo ha spiegato cosi`:
“In 40 anni di democrazia, nessun governo in Portogallo ha mai dovuto dipendere dall’appoggio di forze anti-europee, ossia forze che hanno dichiarato di voler abrogare il Trattato di Lisbona, il Fiscal compact, il Patto di stabilità e di crescita e di voler rompere l’unione monetaria e portare il Portogallo fuori dall’euro, oltre a volere la dissoluzione della Nato.
Dopo che abbiamo sopportato un oneroso piano di assistenza finanziaria, che ha comportato duri sacrifici, è mio dovere, nell’ambito dei miei poteri costituzionali, di fare quanto è possibile per evitare di dare segnali sbagliati alle istituzioni finanziarie, agli investitori e ai mercati”.
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il presidente portoghese e` un conservatore, si chiama Anibal Cavaco Silva, non Giorgio Napolitano, ma stranamente sta facendo le stesse cose che fece il nostro presidente nel 2013, quando rifiuto` di dare l’incarico di formare il governo a Bersani, vincitore, sia pure malconcio, delle elezioni.
come si vede anche dalla dichiarazione del presidente portoghese, in Occidente la democrazia e` sempre di piu` una farsa e l’unica vera forza politica che decide e` il mercato.
Vale quello che disse Mobutu all’Assemblea Generale dell’Onu nel 1973: –En effet, le Portugal est un pays économiquement, socialement et culturellement sous-développé (applausi), sans démocratie, sans démocratie et sans aucune force militaire, son seul record est le taux le plus élevé d’analphabètes en Europe (applausi) –.
veramente, mi pare che non vale più: la dittatura in Portogallo è finita da un pezzo e l’opinione pubblica, dal mio punto di vista, è molto più avanzata di quella italiana.
Come diceva anche il Dottor Jonas Savimbi: O nosso gallo voa, il nostro gallo vola.
va be`, a me pare che stai esagerando con i commenti fuori di testa.
E’ anche un po’ il Portogallo che mi fa questo effetto.
e io che pensavo che fosse piuttosto l’Angola a farti questo effettaccio… 🙂
Effettivamente, lo ammetto!
portoghese anche tu, che mimetizzi l’Angola!
Io in realtà stavo provando a fare proprio il contrario, leggere il Portogallo con categorie angolane, quasi una colonizzazione al rovescio.
oh, qui il discorso si sta facendo di nuovo serio: ma e` proprio questo che non funziona, secondo me: il Portogallo di oggi e` comunque piu` avanzato di quello ancora coloniale di quarant’anni fa, e, come parte dell’Europa, e` quasi un altro paese.
ed anche proprio perche` si e` liberato della palla al piede delle sue colonie africane.