Caro Mauro,
sono riuscita a rientrare alle 3 di stamattina dopo questa terribile serata.
Per fortuna non sono stata a stretto contatto con i luoghi dove sono state uccise decine di persone, ma ero a cena in un luogo molto vicino, rue Jean Pierre Timbaud.
La sensazione di totale insicurezza e angoscia che si vive in questo momento a Parigi è resa ancora più terribile al pensiero che in qualsiasi momento questo si può riprodurre dovunque in Europa, nella vecchia Europa in cui tanto si è predicato che non ci sono più state guerre dopo la seconda del secolo scorso.
Non sono riuscita a dormire, leggo con molto dispiacere, seppure comprendendo il tuo sdegno totale, che hai deciso di chiudere il tuo blog.
Non so se il numero fatidico del tuo cinquecentocinquantacinquesimo post possa farti ritornare sulla tua decisione.
In ogni modo voglio che tu sappia che quello che scrivevi era di conforto, una vicinanza molto più profonda di quel che si pensa “virtuale”, una vicinanza come lo sono i libri che tieni sul comodino e che rileggi quando senti che lo spirito si sta per inaridire o indurire.
E che mi mancherà questo conforto.
Un abbraccio
.
cara carissima …,
meno male che non sei stata toccata dalla tragedia, prima di tutto.
parole che toccano davvero le tue.
ma di giorno in giorno io mi sento sempre più inadeguato davanti alla realtà.
credo oramai che il mio metodo di analisi sia, non dico superato, dico: travolto dai fatti.
credo anche io di avere trasmesso in questi dieci anni di blog fiducia soprattutto, anche se voleva essere una fiducia ragionevole, senza esaltazioni o misticismi e senza falsi entusiasmi, ma molti, proprio per queste assenze di falsi valori, mi hanno accusato di essere un seminatore di sfiducia.
ora forse sento che la mia fiducia si sta spegnendo, e per trasmettere fiducia occorre averne.
dentro questo mondo che è nuovamente in guerra, anche se abbiamo cercato di evitarlo, si può ancora avere fiducia? e in che cosa?
Ho scritto: abbiamo cercato di evitarla questa nuova guerra mondiale, ma qui mi fermo e dico: chi ha cercato di evitarla?
dove sono i pacifisti organizzati, le persone oneste che si fanno sentire? chi ha fiducia nell’uomo che grida per la pace e per la giustizia?
noi che ancora crediamo a questi valori siamo, se guardiamo in faccia alla realtà, semplici residui di un mondo passato, e non c’è più spazio per queste cose nel mondo di oggi.
siamo completamente inattuali, la pace è inattuale, la ragione è inattuale, la giustizia è una bestemmia.
dico di peggio: se mi guardo attorno, in Italia, vedo ben poca gente degna di essere salvata.
e quindi, alla malora tutti e scelgo il silenzio che è più comodo della parola anche per me.
ma tu perdonami questo accesso di pessimismo nero… e accetta invece il mio abbraccio.
Ha ragione lei
E tu non riuscirai a chiudere
(Bella condivisione, ancor più bella l’amicizia)
Saluto anche io la tua amica
Ciao
.marta
grazie, un abbraccio di cuore.
La penso come Marta. Un abbraccio triste ma caloroso.
grazie, spero che al più presto l’abbraccio diventi fisico e reale. 🙂
Sì, sento già il calore. 🙂
io ancora no, ma sarebbe bello: qui in montagna non fa proprio freddo, ma freddino sì! 🙂
Come sarebbe a dire che chiudi? Ma sei ammattito?
spero di no, forse vedo più chiaro, anzi, e mi sento svuotato.
se posso aiutarti sono qua…
tu mi aiuti gia` tenendo viva l’immagine dell’India nella mia mente.
mi capita di pensare che presto potrei tornare li` e gia` mi sento assurdamente meglio.
in ogni caso, sto in una specie di limbo, adesso, per quel che riguarda il blog: mi sento piu` pronto ad ospitare le voci di altre piuttosto che la mia, e questo potrebbe permettere di continuare, anche sentendosi feriti.
grazie di cuore; l’anno prossimo a primavera potremmo provare a promuovere un incontro: conoscersi dal vivo rinsalderebbe i legami.
in realtà credevo di averti gia risposto con le stesse parole ma la linea mi ha fregato e non ho trovato alcun commento, cosi stasera ti ho riscritto. Certo, volevo proporti io un incontro, mi farebbe piacere.
sta capitando anche a me, in questi utimi tempi, e so quanto sia imbarazzante scoprire di avere dato l’impressione di un discorso lasciato cadere, quando non e` cosi`.
ovviamente se ti va puoi scrivere in privato sulla mail…
Ti abbraccio forte.
Non chiudere.
Mi mancheresti troppo.
E non solo a me…
Abbiamo bisogno di stringerci in questi momenti.
gb
Viaggiamo ancora insieme, Bort!
“…una vicinanza come lo sono i libri che tieni sul comodino e che rileggi quando senti che lo spirito si sta per inaridire o indurire.”
Oh Bort, ha ragione la tua amica che abbraccio.
Non lasciarci soli.
gb
commosso.
piu` che commosso
non chiuderai. sei solo schifato, e c’è voglia di farla finita. al massimo cambierai forma di comunicazione: se smettessi di pubblicare in rete sarei costretto a venire da te 🙂
un abbraccio.
Vengo anche io con te, Krammer!
E abbracciamo forte Bort!
🙂
gb
Veniamo li` assieme, e creiamo presupposti. Finchè ce n’è voglia: un cuore limpido ne avrò sempre voglia.
Diamoci un giorno, una guida inossidabile ha bisogno di tutto il sostegno che merita.
Nel w.e. sforneremo mattoni. E fiori, farfalle e libellule.
E beviamoci un tè, una birra, o un dissetante bicchiere d’acqua fresca.
Rinnovo e amplio l’abbraccio 🙂
si`, diamoci uno straordinario appuntamento 🙂
allora avro` la percezione reale che lo scritto sia servito a qualcosa.
pero`, grazie a tutti per la solidarieta`, e adesso feriro` il mio orgoglio che mi dice di non farlo altrimenti sembrera` la solita manfrina per farmi coccolare un po`, e terro` conto di piu` del vostro aiuto.
solo, per un po`, lasciatemi parlare soprattutto con le parole d’altri: forse ne ho bisogno per sentirmi meno isolato.
bene così 🙂
nei prossimi giorni ti aggiornerò via mail, ho liete news importanti 🙂
sono gia` felice per te, immaginando qualcosa… 🙂
” Veniamo assieme” sembra un po’ un’ orgia. Scusate, non ho resistito. 🙂
maliziosa…
ma hai letto bene, oppure sono io che ho leggermente modificato il commento di Krammer???
Qualcuno lo ha modificato, sì. Comunque non voleva essere una critica, ma una risata e basta.
adesso, per farsi una risata liberatoria bisognerà passare per il tuo commento.
mi sembra giusto e del resto coerente, ecco… 🙂
eheheh
l’occhio vede quello che vuole vedere 😛
Chi lo sa…può darsi 🙂