[Krammer] In questi momenti…

In questi momenti, quando le parole vengono a mancare

Respiro e godo del piacere dell’essere ancora in vita

Perchè non esiste altro di più importante della vita stessa

E delle contraddizioni insolubili che la vita stessa comporta

Dell’incomprensione dei nostri pensieri e della testardaggine

Che è il carburante delle nostre azioni

Perchè non c’è un perchè, e vi auguro una buona notte

Serena

In ricordo della vita e della morte, sempre tra noi.

Chiaro di luna

7 risposte a “[Krammer] In questi momenti…

  1. Serena notte per te.
    Nella musica bisogna spesso rifugiarsi non per staccarsi dalla vita, ma per entrarvi di più.
    Un sorriso
    gb

    Notte dolce anche per te, Bort.

    • Per viverla appieno, nel fulgore della sua forma. La musica è tanta cosa, e vale più di mille parole.
      Ti ho appena risposto dall’altra parte. Troviamoci. E’ tempo.

      E’ tempo anche di dormire e sognare, per risvegliarsi in forza e pronti.
      Ora vado, sul serio 🙂

  2. Vita e morte sempre tra noi, è vero.
    La musica è tanta cosa davvero.
    Mio fratello fa il musicista, ha pubblicato da poco un nuovo disco. L’altro giorno in auto guidavo, ascoltavo e piangevo perché attraverso quella musica ho saputo cose di lui che non avevo mai capito.

    • la musica è un ponte fondato sulle umane emozioni, molto più solido delle espressioni linguistiche che sono interpretate ad un livello superiore della mutevole esperienza cosciente.
      la musica permette, lo credo anch’io, di “capire” meglio le profondità del prossimo: ma non nel senso di una comprensione oggettiva (in ogni caso prettamente illusoria) quanto piuttosto come il risultato dell’incontro tra i soggetti.
      come argilla informe, grazie ad essa plasmiamo la nostra personalità riempiendola direttamente delle forme altrui ed instaurando così un contatto, attraverso una comunicazione di basso livello che non necessita di convinzione né di conoscenze pregressa.

      parlare con la musica, ed in modo analogo con le immagini e con l’arte in generale, non presuppone vocabolari né azioni interpretative successive: la comunicazione entra in noi direttamente, senza barriere, ci permette di spogliarci e di tenerci per mano condizionandoci genuinamente, e senza di fatto sfiorarci.

      oltre l’arte c’è solo il contatto fisico, ma per tale comunicazione di livello base è necessario un feeling biologico non indifferente, a partire dalla compatibilità olfattiva.

    • trovo ci sia molto di incantevole in natura, e pure la natura comprende tutto: anche l’uomo ed ogni paradossale cultura che ne deriva.
      certo che la musica in particolare è un formidabile mezzo che mi regala un sorriso anche nei momenti di maggiore sconforto.
      come l’abbraccio dell’amico stretto, la musica è l’abbraccio virtuale dell’umanità 🙂

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