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e qui ecco un post su un argomento del tutto dimenticato, invece.
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Bortocal @ 2005-12-08 – 21:46:38
oggi per trovare una buona notizia bisogna andare fino alle Canarie e ringraziare qualche canarino.
il canarino (qualcuno ricorda una vecchia canzone della mala? la interpretava Ornella Vanoni?) è in gergo quello che fa la spia e collabora portando all’arresto di qualcuno.
ora è raro che una spiata sia una buona notizia, ma a volte succede.
per raccontarla bene devo partire da lontano, citando qualcosa che ho scritto prima che nascesse questo blog, il 21 settembre scorso:
“il Vaticano rifiuta di rivelare al tribunale Internazionale dell’Aja in quale convento della Croazia si nasconda il generale croato Ante Gotovina, criminale di guerra colpevole di genocidio, che ha personalmente diretto il massacro di 150 serbi ortodossi e fatto espellere dalla regione altri 200.000 serbi e che è considerato in Croazia un eroe nazionale; la chiesa cattolica continua in questo paese lungo la linea di sostegno al genocidio antiortodosso già direttamente praticato e pienamente appoggiato dal Vaticano nella seconda guerra mondiale.
il fatto è stato pubblicamente denunciato da Carla Da Ponte, giudice molto autorevole di questo Tribunale.
agghiacciante è la risposta del Segretario di Stato (cioè il Ministro degli Esteri) del Vaticano alla richiesta di collaborazione (cito il comunicato ufficiale):
“L’Arcivescovo Lajolo ha chiesto alla Del Ponte di indicare con precisione le prove che testimoniano della presenza di Ante Gotovina in un monastero croato per poter entrare in contatto con la competente autorità ecclesiastica.
Alla richiesta di monsignor Lajolo la signora Del Ponte non ha finora corrisposto in alcun modo”.
capolavoro abbastanza ripugnante di ipocrisia ecclesiastica: la Da Ponte si reca in Vaticano, afferma che le risulta che il massacratore sia nascosto in un convento francescano della Croazia (e non nella veste penitenziale di lupo di Gubbio pentito dei propri peccati – povero santo di Assisi!), chiede al Vaticano di controllare in pochi giorni gli 80 conventi esistenti e la risposta delle gerarchie vaticane è: “Diteci voi quale”, un insulto all’umanità e al diritto.
la versione della Da Ponte rende ancora più esplicito il senso del colloquio da lei avuto:
“Lajolo ha sottolineato che il Vaticano «non ha obbligazioni particolari» dal punto di vista del diritto internazionale.
Quindi non è tenuto a parlare”.
a questo punto il giudice del Tribunale Internazionale dell’Aja scrive direttamente al Papa, senza ricevere risposta. e sentite l’arroganza che trasuda dal comunicato della Conferenza Episcopale croata:
“Le affermazioni della Del Ponte sono inaccettabili e inusuali per l’istituzione che ella rappresenta”.
inusuale è chiedere che un criminale cattolico venga consegnato dopo essersi macchiato le mani di sangue!
naturalmente il problema per la chiesa cattolica è se ammettere all’Unione Europea la Turchia, non la Croazia”.
per fortuna, alcuni paesi vigilano e hanno bloccato la cosa.
infatti nel marzo scorso l’Unione Europea aveva bloccato i negoziati per l’adesione della Croazia fino a che il caso non fosse stato risolto: business is business e il 3 ottobre la Croazia si era già impegnata a farlo arrestare.
la collaborazione tra Croazia e Spagna ha fatto il resto, e ieri il generale Gotovina – che aveva dovuto lasciare il suo paese, evidentemente, dato che era diventato troppo scottante per lui – è stato arrestato alle Canarie, dove pensiamo stesse a spassarsela.
la copertura del Vaticano non è bastata.
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dieci anni dopo, la Croazia e` entrata nell’Unione Europea, la Turchia no.
ma la Turchia di oggi e` ben diversa da quella di cui si parlava dieci anni fa; oggi chi ha voluto tenere fuori la Turchia ancora laica e democratica (la Merkel) vuole invevce che entri la Turchia nemica dei diritti umani ed islamista di Erdogan.
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