Jobs Act: cioe`la pazienza di Giobbe il precario? – 718.

questo tristo 2014 della politica italiana, aperto dal mascalzone Renzi con la pugnalata alle spalle al primo ministro Letta, del suo partito, si chiude da parte del medesimo farabutto con l’unica realizzazione concreta di 11 mesi di promesse e chiacchiere al vento: la cancellazione dell’art. 18. (o forse no, non del tutto, aspetta un attimo).

Ora col jobs act, che forse si chiama cosi` perche` conta sull-eterna pazienza di Giobbe dei lavoratori italiani, si capisce un po` meglio che cosa c’era da rottamare secondo Renzi: i diritti del lavoro e la Costituzione che ne rappresenta il supremo ancoraggio.
Perche`, se le regole vecchie sono sbagliate, lo sono per tutti, no? E allora perche` mantenerle per la stragrande maggioranza?

E se invece sono giuste, perche` toglierle per le nuove generazioni e per gli ipotetici nuovi assunti?

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