la riforma degli esami di una ministra immatura – 544.

ci risiamo, e rompo il silenzio sulle cose di scuola che mi sono imposto come preside in pensione perche` la situazione fa veramente schifo.

reduce dalle foto in topless dell’estate e dai successivi annunci di una riforma della scuola fantasma, la s-ministra Giannini annuncia giuliva che si prepara a terremotare la scuola italiana (l’entusiamo e` tutto di Repubblica): la scuola, terremotata ripetutamente da vent’anni e massacrata da un taglio di risorse continuo, ascolta rassegnata.

“Siamo avanti nella definizione di una nuova maturità”.

qualcuno informi la mistra che gli esami non si chiamano piu` cosi` da vent’anni, per favore.

“Non abbiamo voluto inserirne i dettagli nel dossier presentato il 3 settembre –  e perche`? –, ma non è detto – ! – che non possa entrare nel decreto legge che vareremo a inizio gennaio”.

leggo con curiosita` allora le anticipazioni della bomba…

Niente più convocazioni da lontano.

cioe` nella stessa provincia…

Nella stagione 2015-2016 dovremo tornare ai commissari interni,

ah gia`, la riforma degli esami fatta da Berlusconi, e poi cancellata perche` disastrosa e un regalo perfetto per scuole private e diplomifici vari; sai la novita`.

“L’esame di maturità deve perdere quell’aspetto da giudizio divino, che tra l’altro lo ha fatto diventare costoso.

Deve riprendere un ruolo di appuntamento di sintesi di un anno scolastico, addirittura di un ciclo”.

l’unica idea visibile e` chiaramente quella del risparmio, che per carita` potrebbe anche starci se una ministra avesse il coraggio di dire: siamo con le pezze al culo, per qualche anno dobbiamo raschiare il fondo del barile e dobbiamo per forza tornare ai commissari interni per risparmiare pochi milioni di euro: ci dispiace rendere gli esami una farsa, ma non possiamo eliminarli del tutto perche` stanno in Costituzione e questo articolo non abbiamo ancora pensato di cambiarlo

E un presidente di garanzia, che non deve arrivare per forza da fuori provincia.

ma quando mai? e` da anni che anche i presidenti degli esami di stato sono scelti nella stessa provincia.

Chiuderei l’esperienza della tesina di fine anno, un atto compilativo che è diventato solo un fiore al bavero, una collanina graziosa.

Gli studenti dovranno presentare un progetto che riguardi tutto l’anno trascorso: un lavoro più teorico per i licei – cioe` una tesina, ah ah – e un prodotto finito per i tecnici.

inutile dire che la tesina gia` oggi puo` e in alcuni casi deve assumere la forma di un progetto: ho fatto quest’anno il presidente, ovviamente nella mia provincia, in una commissione d’esami per geometri e non ho visto che progetti.

naturalmente, per dare aria alle parole inutili, partira` una grande consultazione online, veloce come il vento, visto che il 15 novembre ci sara` gia` la sintesi:

Poi ci sono sei scatole sui temi più importanti: le assunzioni, la formazione, l’autonomia, le materie, il lavoro, le risorse.

e finirla, semplicmente, di rompere le scatole alla scuola?

naturalmente la prima cosa che la s-ministra si preoccupa di ripetere e` che la riforma servira` a rilanciare il merito nella nostra scuola.

se il buon giorno si vede dal mattino e il pesce comincia a puzzare dalla testa, ci vengano risparmiate queste fesserie, almeno, da una ministra palesemente incompetente e priva di qualunque merito.

6 risposte a “la riforma degli esami di una ministra immatura – 544.

  1. sono 50 anni che ogni ministro dell’istruzione fa una riforma della scuola e siamo andati di male in peggio.
    io,vista anche la mia esperienza,tornerei alla riforma Gentile e basta.

    in particolare ricordo 2 ministri…malfatti..un idiota assoluto e berlinguer che,quando mancarono i soldi per computerizzare le classi,affermo amaramente che i fondidestinati alla scuola…pardo….squola per il 90
    % finiscono in stipendi al personale esuberante.

    altro che palle sui metodi didattici,la formazione del cittadino,la scuola che e’ il primo gradino di una buona socialità’ del futuro cittadino

    BALLE BALLE BALLE BALLE BALLE BALLE BALLE BALLE BALLE

    compito primario della squola italiana e’ dare uno stipendio alle masse meridionali.

    • la riforma Gentile fu una riforma socialmente pessima (ridusse la frequenza dei licei di due terzi), ma straordinariamente solida e compatta culturalmente, e nessun’altra in Italia ebbe la stessa potenza ideologica: ritornarci e` totalmente assurdo: sarebbe come vietare la televisione o internet, che sono venute dopo.

      viviamo nella societa` della scuola di massa, Gentile non ci serve; anmzi la disgrazia dell’Italia in campo scolastico e` che non riesce a liberarsi del tutto di Gentile e ci ha dato degli ibridi sempre piu` privi di significato.

      non condivido affatto il giudizio su Berlinguer, che fu l’unico a mettere il dito sulla scuola media e a proporne l’abolizione, cosa saggia, ma bloccata dall’insurrezione conservatrice del mondo scolastico.

      quanto alla funzione della scuola come sacca per lo smaltimento della disoccupazione, direi che non puo` essere che cosi`, considerando che gli insegnanti italiani sono pagati mpraticamente come un operaio appena qualificato o un impiegato di molto basso livello.

      ma questa tua analisi era vera tempo fa; questa oramai e` una funzione residuale, e direi che la scuola italiana, avenmdola persa, ha perso ogni funzione, perche` da tempo la funzione formatrice e` esercitata a macchia di leopardo.

      del resto l’Italia disprezza la scuola e l’istruzione come di mostra il fatto che paga i suoi insegnanti pochissimo: e mica si puo` avere la moglie ubriaca con la botte piena: se paghi poco hai anche poco.

      parlavo ieri mattina qui in Nuova Zelanmda con un immigrato delle Samoa, acculturatissimo, e si stupiva che gli stipendi dei nostri insegnanti siano la meta` di quelli neozelandesi.

    • anche nella pubblica amministrazione ci sono delle eccezioni: in genere, lo dico per esperienza personale, la scuola e` una di queste.

      il disprezzo della scuola e` ampiamente alimentato da un ceto politico ignorante che odia la cultura perche` capace di metterne a nudo le magagne.

  2. Ma una cosa almeno vorrei aggiungerla: la scuola italiana, per come viene gestita e finanziata, fa oggettivamente i miracoli. Considerato lo scempio pregresso mi pare che il livello formativo sia sorprendentemente buono. Il problema è che insistiamo con lo scempio, e questo non può essere sopportato a lungo.

    Di Gentile – a parte gli altri problemi – vorrei ricordare la spocchia nei confronti delle scienze applicate. Con questa illuminata forma mentis siamo poi riusciti ad andare alla guerra senza nemmeno chiederci se avessimo abbastanza carburante per combatterla. In un mondo dominato dalla tecnologia, questa scelta formativa equivale a condannarsi ad un sostanziale analfabetismo. Un dramma non ancora concluso.

    • hai ragione, una buona parte dei guai dell’Italia moderna deriva dalla bellezza della reazionaria riforma Gentile, che doveva servire ad un paese chiuso in se stesso, di piccoli proprietari agrari.

      quanto ai miracoli degli operatori pagati a livelli indegni, ma esuberanti nel numero (solo in Italia esistono i non-docenti, nome che dice tutto!), hai ragione anche qui.

      tuttavia guardando le cose in faccia, nelle statistiche internazionali la scuola italiana e` a meta` strada fra i paesi europei e quelli sud-americani, per livelli di conoscenza degli alunni.

      credo che dipenda solo in parte dagli operatori, ma molto di piu` dalla disistima e dal disprezzo sociale dal quale la nostra scuola e` circondata e dal messaggio implicito ma neppure troppo che i ragazzi ricevono di non studiare perche` non serve a nulla: basta guardare che fine fa un insegnante.

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)