borforismi

chiamarli aforismi sarebbe presuntuoso; gargarismi, riduttivo; proviamo a chiamarli borforismi.

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gli sguardi

la vita: nient’altro che uno sguardo sul nulla.

non fosse che puoi incrociare altri sguardi.

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un mondo di bene

che ti voglio bene è vero, potrei ripeteterlo anche ora guardandoti negli occhi.

credo che anche tu me ne vuoi, ne sono certo.

poi dietro il voler bene ognuno ci mette il suo mondo, e qui nascono i guai.

28 novembre 2009    8:58

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l’inferno dei pettegoli

il pettegolezzo è un comportamento moralmente così degradante e allo stesso irresistibile, che basta ascoltare un pettegolo (e chi di noi non lo fa?), per essere trascinati, prima ancora di morire, nel suo personalissimo infermo.

25 novembre 2009    16:37

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disinforcrazia

la democrazia, in quanto unico sistema di governo nel quale il popolo, almeno apparentemente, ha il potere, è anche l’unico dove il popolo non può conoscere la verità.

gli apparati di disinformazione sono pertanto il tratto distintivo delle democrazie piiù o meno apparenti.

e come la forca, secondo gli antichi viaggiatori, contrassegnava i paesi civili, così la propaganda politica, ossia la  manipolazione della verità, caratterizza le democrazie.

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telepatia.

chissà perchè la chiamano -patia.

forse perché i pensieri degli altri è meglio non saperli?

in questo caso internet rischia di essere la fine delle relazioni umane.

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transessualità plurime

maschi che cercano di farsi femmine facendosi penetrare da maschi che si fan passare per femmine?

oppure femmine in corpi maschili che si fanno penetrare da maschi in corpi artificiali di femmine?

maschi apparenti che cercano di farsi penetrare da femmine apparenti?

questa faccenda da qualunque lato la giri, la giri più facilmente dal lato oscuro della sessualità, maschile o femminile che sia.

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non è ver che sia la morte…

so bene che i sessant’anni sono molto migliori dei venti.

la vita mi appare un continuo miglioramento interrotto dalla morte, mah.

forse la morte arriva appunto quando capiamo che è lei il miglioramento definitivo.

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i borforismi ora continuano per motivi tecnici sulla pagina del blog di base  (Home); per leggerli in sequenza, cliccare sulla categoria borforismi nella colonna a destra, scendendo.

41 risposte a “borforismi

  1. che strano, mi pareva di averti risposto stamattina, che avrei provato a cambiare qualcosa, poi oggi non ho avuto tempo di farlo

    ho anche provato a impostare un nuovo blog, dove realizzare magari una grafica differente, ma per ora è addirittura più freddo di questo,e poi ho dei problemi ad attivarlo oltre lo stato di bozza.

    (e tu pensa che io mi devo abituare a non avere la tua splendida vera foto davanti!)

  2. Meravigliosi aforismi. Io sono un’amante degli aforismi!
    Ottime illuminazioni sulla vita!
    Un saluto
    Lorena

    • ti ringrazio molto, apprezzo il giudizio perché mi viene da dire altrettanto di te.

      questo è stato solo un passaggio intermedio; ora che i borforismi sono diventati centinaia mi sto ponendo il problema di raccoglierli; ho provato due sere fa a impostare questo lavoro e mi sono accorto che dilaga subito, perché oltre agli aforismi codificati, ci stanno tutti quelli nascosti nei commenti, ed esige che prima io vada in pensione.

      riguardarli è per me anche chiedermi se c’è stata una evoluzione o piuttosto una involuzione…

      ti do due dritte, se ti va di allargare la visuale: http://borforismi.blogs.it/page/4/, parti dal fondo, ovviamente sono in ordine inverso…, e poi naturalmente https://bortocal.wordpress.com/category/borforismi/

      un carissimo saluto e buona lettura!

        • ho disattivato da tempo l’account su Facebook, scusami, e riattivarlo significherebbe aprire la porta a mille relazioni dispersive che in questo momento preferirei evitare; non c’è qualche altro metodo, piuttosto, per tenersi egualmente in contatto?

          • ma, io l’ho aperto poco tempo fa (2 mesi circa) per accontentare chi viaggia solo su facebook e non ho un profilo personale, come te. Ho aperto solo una pagina che può leggere chiunque (insomma non esiste “ti chiedo l’amicizia”. Per il resto, quando vuoi, valgono le mail che trovi sul blog.

            • diversi amici blogger negli anni passati hanno fatto questa scelta, tanto che la piattaforma su cui stavo prima è praticamente morta, anche per questo motivo…

              non ho mai capito bene questa scelta, ma forse stavano nel blog con l’obiettivo principale di socializzare; io sono all’antica e trovo che la socializzazione sia prima di tutto nella realtà e solo secondariamente virtuale.

              per questo accolgo volentieri l’invito a comunicare via mail.

              nel blog comunichiamo in un modo più cerebrale, attraverso la condivisione di interessi specifici, ed è proprio questo che mi affascina!

              e penso sia così anche per te: non ci saremmo conosciuti senza la nostra comune India da blog… 🙂

              buona giornata!

  3. “poi dietro il voler bene ognuno ci mette il suo mondo, e qui nascono i guai.”
    esattamente. hai ragione.
    non è il vero “voler bene” questo però.
    il voler bene davvero è riuscire ad accostarsi a chi si vuole bene con empatia.
    forse sono un’illusa, ma io provo a farlo.
    ho gravi delusioni, ma continuo.
    ne vale la pena.
    un sorriso
    gb

    • caro gelso, l’empatia credo che sia spontanea, e nessuno può togliersela di dosso se ce l’ha.

      però la maggior parte delle persone non la prova affatto, e una parte delle delusioni di cui parli è quando una persona empatica dedica la sua empatia ad una che non lo è affatto.

      qui poi mi occupavo di una cosa leggermente diversa: che l’empatia non è astratta e pura, ma è pur sempre l’espressione di una persona determinata, con sue caratteristiche.

      e questo complica terribilmente lo scambio dell’empatia anche quelle rare volte che si incrociano persone egualmente empatiche… 😦

  4. “…la giri più facilmente dal lato oscuro della sessualità, maschile o femminile che sia.”
    certo.
    se avessimo voglia di entrare nel lato oscuro della sessualità, di qualsiasi genere sia, forse, riusciremmo a comprendere e sentire di più tutto ciò che accade tra un “uomo” ed una “donna” e qualsiasi accoppiamento possa avvenire tra loro.
    che cosa ne pensi?
    un sorriso
    gb

    • grazie dei tuoi sorrisi, prima di tutto: sono contagiosi, perché mi accorgo che ti sto rispondendo col sorriso sulle labbra… 🙂

      hai messo uomo e donna tra virgolette, e questo mi pare un buon segno di consapevolezza.

      alla domanda che mi poni rispondo che ognuno ha molto da lavorare con i lati oscuri della propria sessualità, ma che, rispetto a quella degli altri e persino a quella delle persone che di volta in volta (o anche contemporaneamente) amiamo, personalmente credo che la scelta migliore sia quella si accettarla, ma di non volerla investigare.

      a mio modo di vedere la sessualità profonda è un mistero troppo personale, ed è in larga parte oscura perfino al soggetto.

      inoltre si comunica senza parole.

      però quanti di noi fanno l’amore con un’altra persona che mentalmente sta facendo l’amore con qualcun altro senza che noi lo sappiamo? per fare solo un esempio abbastanza comune…

      ed è giusto che noi lo sappiamo? direi semplicemente di no, anche se questa affermazione è molto dura, lo so.

      tu che ne dici? 🙂

      • si comunica senza parole.
        è vero.
        e, proprio per questo, trovo che questa comunicazione faccia conoscere molto di più.
        senza parole, istintivamente.
        ed, istintivamente, si sa se chi sta facendo l’amore con te, lo sta facendo con un altro.
        istintivamente, sì, lo si sa, soprattutto quando si ha un rapporto profondo.
        si avverte tutto se la sensibilità individuale è molto forte. scrivo questo per un mio modo di essere che, onestamente, non avrei scelto se avessi potuto farlo.
        poi spesso, si fa ricorso all’inganno con se stessi perchè si vuole credere in un determinato modo.

        “ed è giusto che noi lo sappiamo? direi semplicemente di no, anche se questa affermazione è molto dura, lo so.”
        dipende da troppi fattori dire se sia giusto o non giusto.
        portami il caso concreto e ti dirò che cosa io pensi veramente.
        può essere giusto.
        può essere non giusto.
        così, in astratto, non riesco a formulare un mio dire preciso.
        non trovo comunque la tua affermazione dura.
        perchè dura?
        in che senso?

        “a mio modo di vedere la sessualità profonda è un mistero troppo personale, ed è in larga parte oscura perfino al soggetto”
        sì. è così.
        io penso che bisognerebbe tendere sempre di più verso la conoscenza della nostra sessualità profonda.
        ritengo questo inoltrarsi molto importante.
        dipende dal tipo di rapporto che si ha con una persona l’indagare più o meno profondamente sulla sessualità dell’altro.
        accettarla sempre, senza conoscerla, può essere estremamente pericoloso.
        accettarla, dopo che la si è conosciuta, dipende da quello che si prova.
        credo sempre che sia necessario partire dai casi concreti per arrivare a dire in astratto.
        forse sbaglio, ma so che ogni caso è un caso a sè stante.
        quindi…
        🙂
        gb

        • questa volta sono io a darti completamente ragione.

          solo il primo punto mi lascia un poco dubbioso: tu dici che si sa sempre se l’altra persona pensa ad un altro mentre fa l’amore con te; non so; sappiamo certamente sempre se siamo noi a vivere questa situazione, ma se è l’altra persona può dipendere molto dalla sensibilità soggettiva.

          forse una donna lo sa sempre, perché è più sensibile, ma un uomo?

          a volte siamo così rozzi…

          domande molto intriganti.

          certamente ogni caso concreto è a sé, ma io provavo a chiedermi in generale se un rapporto erotico riesce a sopravvivere ad una conoscenza totale dell’erotismo del partner.

          sarebbe come dire che la maggior parte dei rapporti erotici non sono veramente riusciti, e che ci si adatta a viverne di accomodati in qualche modo…

          credo che ciascuno di noi ha il dovere di conoscere a fondo la propria sessualità, per quello che può: quanto alla sessualità altrui, forse è un compito superiore alle nostre forze, e in ogni caso dipende dall’altra persona coinvolgerti oppure no fino in fondo nel suo mondo.

          casi concreti? sarebbe indelicato parlarne qui, credo.

          • Io parlavo di casi concreti come
            A sta facendo l’amore con B e coglie… Il rapporto tra A e B non è forte, eppure…
            A sta favendo l’amore con B e non coglie… Il rapporto tra A e B è forte, epppure…
            E moltre altre varianti.
            Così. In questo modo.
            Non è indelicato allora!
            🙂
            gb

  5. e, poi, si incrociano così tanti sguardi.
    e da ogni sguardo nello sguardo nasce qualcosa di diverso.
    io amo questo incontro di sguardi.
    con un sorriso
    gb

    • certo, poi non tutti gli incroci di sguardi hanno la stessa storia.

      quando fotografo, le foto più belle, secondo me, sono proprio quelle che raccontano questi incontri di sguardi… 😉

  6. Risponderò con piacere alle tue repliche a me rivolte.
    Mi interessa molto continuare a sviluppare ciò che abbiamo intrapreso.
    Ora sono troppo stanca.

    Buona domenica, bortocal!
    ◕‿◕
    gb

  7. Pingback: saper fotografare, saper vedere – 687. | Cor-pus·

  8. “poi dietro il voler bene ognuno ci mette il suo mondo, e qui nascono i guai”
    Una verità inconfutabile che pochi ammettono e troppi nn conoscono !
    Sherarrivedercimentrepiovesenzacessa

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