da oggi la nostra Costituzione è un poco più vera – 641.

bortocal batte Scalfari non so quanto a 0.

che vi avevo detto, qui, polemizzando con Scalfari?

poteva la Corte Costituzionale smentire se stessa, come auspicava Scalfari in uno dei suoi penosi tentativi di dettare legge al mondo?

no, il Porcellum è stato dichiarato incostituzionale!

la Costituzione rinasce il 4 dicembre, festa di Santa Barbara, patrona dell’artiglieria e da oggi anche delle sentenze bomba… 🙂

e questo è un colpo (vero) al berlusconismo, perché colpisce i berlusconiani anche a sinistra,  non un colpo farlocco al vecchio satiro.

finalmente potrò ricominciare a votare alle elezioni politiche, senza sentirmi una pecora chiamata a fare gregge, ammesso che trovi la lista giusta.

* * *

non è stata poi né lunga né difficile, la decisione…

leggo con attenzione il comunicato della Corte, perché ora vedrete che cercheranno di manipolarci la mente di nuovo:

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza (sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica) alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza.

Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”.

la Corte annuncia “la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici”, con le motivazioni vere e proprie.

* * *

la bocciatura è secca, sia del premio di maggioranza IN SE STESSO sia della mancanza di preferenze, e questa è la novità più bella e positiva.

in altre parole, non puoi scegliere un sistema elettorale proporzionale e poi modificare le proporzioni.

se vuoi garantire una maggioranza in parlamento, puoi farlo attraverso un sistema maggioritario, che ha in se stesso la sua coerenza.

ma usare un sistema per fare il suo contrario è una modificazione arbitraria della volontà dell’elettorato.

* * *

naturalmente ci si potrebbe chiedere come mai il Presidente della Repubblica del tempo abbia sottoscritto senza fiatare una norma così pesantemente contraria alla democrazia reale…

era Ciampi, Napolitano è venuto dopo, ma è stato in entrambi i casi il Presidente scelto due volte da un Parlamento eletto con metodi anticostituzionali e non ha mai sollevato la questione, lui che dovrebbe essere il primo garante della Costituzione.

è inutile nascondersi che questa sentenza getta una luce funesta sulla stessa legittimità della sua carica attuale…

* * *

ora si apre il problema vero che è quello della decorrenza  degli effetti della sentenza (ma rinvio di nuovo quial post che ho citato sopra, dove ho analizzato meglio la questione): tenendo conto che di norma gli effetti delle sentenze della Corte annullano una legge incostituzionale dal momento stesso nel quale è entrata in vigore, ma che la Corte poi può graduare diversamente, per opportunità, il peso di queste conseguenze.

e su questo piano è logico attendersi qualche compromesso.

* * *

comunque non avevo torto ad affermare in tutti questi anni che siamo vissuti in un sistema profondamente illegale; da un punto di vista politico, se non propriamente giuridico, questo Parlamento è illegittimo e tutte le leggi approvate dal 2005 ad oggi dovrebbero essere considerate nulle, perché frutto della cancellazione berlusconiana delle regole della democrazia.

si vergogni chi non ha avuto il coraggio di contrastare in maniera limpida questo scempio (non si salva il Partito Democratico, ma neppure Grillo) e chi ha continuato a cincischiare senza dire nella maniera più chiara possibile che da otto anni l’Italia intera vive fuori da un regime democratico.

* * *

a proposito: sul suo blog Beoppe Grillo, che pochi giorni fa voleva andare al voto col Porcellum, scrive delle ripetute autentiche sciocchezze:

La sentenza della Consulta di fatto cancella il Porcellum che va considerato decaduto con il ritorno immediato al voto con la precedente legge elettorale Mattarellum.

peccato che nel respingere la proposta recente di quesito sul referendum elettorale  la Corte abbia negato la possibilità di vedere le leggi elettorali come una stratificazione e quindi anche il ritorno automatico al Mattarellum una volta cancellato il Porcellum.

Solo un nuovo Parlamento potrà modificare la legge elettorale.

su questo invece Grillo ha ragione: questo Parlamento così come è, figlio di una legge elettorale incostituzionale, non può certo modificarla.

però la sentenza della Corte Costituzionale potrebbe produrre l’effetto di definire una nuova legge elettorale: quella che si ottiene cancellando dalla legge attuale i premi di maggioranza e l’impossibilità stessa di esprimere preferenze per i candidati.

I partiti, Letta e Napolitano non hanno più nessuna legittimità. Sono figli illegittimi della Repubblica.

anche su questo, politicamente, Grillo ha ragione; ma per poterlo dire giuridicamente occorrerà attendere la sentenza completa della Corte.

Si torni al Mattarellum, si sciolgano le Camere e si vada al voto. Non ci sono alternative.

Grillo che ieri voleva votare col Porcellum, oggi vuole votare col Mattarellum.

le alternative ci sono, invece; e la prima è di non votare Grillo. 😦

PS. a Grillo si è accodato Renzi, cadendo nello stesso errore e rivelando un sorprendente malumore per la decisione della Corte; ma Renzi del resto è l’esempio massimo di un Partito Democratico berlusconizzato: la Corte è stata rispettosa del parlamento e non ha abrogato la legge nel suo insieme, salvo che nei titoli dei giornali: ha abrogato alcune norme della legge stessa, soltanto.

occorrerà riprendersi in mano il testo della legge e capire che cosa succede cancellandone i due aspetti incostituzionali.

è quello che faremo prossimamente.

* * *

e ora in una odiosa concessione al mio narcisismo sempre strisciante, lasciatemi almeno citare un mio post del 5 marzo 2008, l’anno in cui cominciaia a non votare alle elezioni, ma a scrivere sulla scheda MI RIFIUTO DI VOTARE IN ELEZIONI ANTI-COSTITUZIONALI:

230-62. il berlusconismo di sinistra e il governo del 4%.

(…) capita di accorgersi attraverso il blog che moltissimi non hanno ancora capito che razza di porcata sia la legge elettorale di Calderoli. (…)

capita che nessuno, neppure il sottoscritto, fino a che non lo hanno fatto riflettere su questo blog, avesse capito che razza di attentato alla democrazia si sta perpetrando in questo paese.

pare che nessuno, ma proprio nessuno abbia ancora riflettuto che cosa significa avere a che fare con un Partito Democratico che ha deciso di stare al gioco di elezioni incostituzionali per fare fuori i propri avversari politici a sinistra.

pare che a sinistra pochi abbiano capito che in questo momento il buonista Veltroni rappresenta un pericolo per la democrazia ben peggiore di Berlusconi e che l’obiettivo principale per chi crede nella democrazia è oggi quello di far fallire questo disegno perverso del berlusconismo di sinistra.

(del resto di che cosa ci sorprendiamo? l’unico uomo politico che ha condotto l’Italia in una guerra NATO vera e propria, con i bombardamenti di Belgrado, è stato D’Alema).

e chi mi conosce sa che dico queste cose col pianto nel cuore.

considerate che in questa città tedesca dove vivo io sono stato uno dei fondatori del Partito Democratico fra gli emigrati italiani, per dire quanto avevo creduto a questo progetto prima di riscuotermi e di capire che ero precipitato in un

 incubo.

02

* * *

gli effetti assolutamente perversi della legge elettorale Calderoli nessuno li aveva pienamente colti nelle elezioni precedenti, dato che esse si sono svolte all’insegna di uno scontro fra due sole coalizioni, la destra e la sinistra.

in questo caso la legge Calderoli ha funzionato garantendo alla coalizione vincente un modesto premio di maggioranza alla Camera del 5,5%: i deputati sono 630, dei quali 13 vengono eletti nelle circoscrizioni elettorali all’estero, e chi piglia un voto di più del suo avversario ha in Parlamento 340 deputati rispetto ai 277 di chi ha preso un voto di meno; a parte si conteggiano poi i voti degli italiani all’estero, che non possono comunque in nessun modo cambiare questo risultato.

fino a qui niente di sconvolgente; (…) si tratta di normali sbarramenti presenti in misura diversa in tutti i parlamenti del mondo.

il nostro sbarramento è più basso di quello tedesco (5%) e certamente il sistema è più rispettoso del pluralismo delle opinioni di quello maggioritario secco anglosassone, dove lo sbarramento esclude, circoscrizione elettorale per circoscrizione elettorale, chiunque non vince – e potresti risultare secondo per un voto in tutte le circoscrizioni del paese, non avresti in parlamento neppure un deputato.

allora dove sta lo scandalo?

lo scandalo sta nella scoperta fatta da Veltroni che la legge può essere usata in tutt’altro modo, per liquidare le forze di sinistra non omogenee al Partito Democratico.

in questo caso la incostituzionalità della legge lettorale diventa palese ed è stata rilevata anche dalla Corte Costituzionale, che ha emesso una sentenza pesantissima, che avrebbe dovuto far arretrare tutte le forze politiche sgomente da queste elezioni presa in giro del popolo italiano.

molti hanno già letto le spiegazioni tecniche che darò ora e molti non ne hanno bisogno, ma vi chiedo scusa se cerco di spiegare ugualmente perché.

* * *

che cosa succede se, invece di formarsi due grandi coalizioni contrapposte, come nelle scorse elezioni, i partiti più grossi decidono di correre da soli, come ha voluto il grande innovatore del sistema politico italiano Veltroni?

succede che il premio di maggioranza scatta solo per quello di loro che vincerà.

e tutte le forze politiche che non saranno state accolte all’interno della coalizione vincente, saranno fortemente penalizzate nella rappresentanza parlamentare e, se non raggiungono il 4% dei voti, non saranno neppure rappresentate alla Camera.

ma soprattutto succede che Veltroni ha aperto in questo modo per Berlusconi la possibilità di espellere l’UDC dal suo schieramento, di goverare lo stesso e di garantirci quindi quella semi-dittatura efficace che sinora non gli era riuscita!

vogliamo fare lo scenario che oggi sembra più probabile?

prendiamo un sondaggio politico serio pubblicato ieri della Demoskopea e svolto il 26 febbraio, che trovate nel sito ufficiale dei sondaggi elettorali della Presidenza del Consiglio dei Ministri: http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/

Partito Democratico e Italia dei Valori hanno il 36,5% (il 2% al partitino di Di Pietro), nell’insieme quasi il 3% in più che alle elezioni del 2006

Sinistra Arcobaleno l’8,5%, quasi il 2% in meno che alle precedenti elezioni.

il Partito Socialista lo 0,5%.

in sostanza non è cambiato molto: la sinistra vera e propria ha qualche redistribuzione interna di voti; aveva preso il 43,8% alle scorse elezioni, ora è accreditata di un 45,5%.

come era arrivata la sinistra al governo? mediante l’alleanza con altre forze di centro, da Dini a Mastella, che alla Camera le avevano dato una maggioranza di 25.000 voti.

parallelamente in questo momento il Popolo delle Libertà, la Lega Nord e la Lega Sud sono accreditati nell’insieme del 44% dei voti, di cui il 4% della Lega Nord, lo 0,5% della Lega Sud e il 39,5% al Popolo delle Libertà di Berlusconi, che ha in questo momento quasi il 2% in più di Forza Italia alle ultime elezioni.

lo so che vi sembra uno scandalo, che è ridicolo portare in Parlamento una coalizione che ha dentro di sè due Leghe contrapposte, che tutto ciò può deprimere ampiamente, se consideriamo quale è il programma politica di Berlusconi.

lasciamo perdere, agli italiani piace così, e basta; se non cambiano idea.

l’UDC è accreditata del 6%.

lo stacco tra le due principali coalizioni, oggi ristrette, è quindi di punti 7,5%.

non i 10 punti di cui parla Berlusconi, né i 4 punti di cui parla Veltroni, ma più o meno a metà strada delle rispettive bugie.

(da sottolineare paraltro l’identità delle argomentazioni fra i due, che fanno appello ai semplici meccanismi di conformismo degli elettori).

a meno che Veltroni non intenda semplicemente dire che gli basterebbe che il 4% degli italiani che votano per Berlusconi voti lui, considerando che non c’è poi molta differenza, e in questo caso avrebbe ragione.

ma voi ve li immaginate degli italiani che votano costantemente per Berlusconi, Bossi e Fini che vanno a fidarsi di Veltroni solo perché attacca gli zingari e dice che la castrazione chimica dei pedofili andrebbe bene se solo funzionasse???

bene, se le cose restano così, Berlusconi, Lega Nord e Lega Sud si prendono i 340 deputati della coalizione vincente.

siccome la Lega Nord è accreditata del 4% sul 44%, 31 di questi deputati saranno suoi.

e la Lega sarà determinante nella Camera per la sopravvivenza del governo Berlusconi, il quale, se la Lega gli vota contro, scende a 609 deputati su 630; certo qualcuno gli arriva dall’estero, dove la lega Nord di voti non ne prende, ma anche così si ritroverebbe con un voto o due di maggioranza al massimo alla Camera.

per non parlare poi del Senato, che dovremo esaminare un’altra volta.

quindi nel prossimo Parlamento, se la Lega gli ritira la fiducia, Berlusconi cade.

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non succederà mai, naturalmente.

e tuttavia, siccome la Lega sarà determinante, chi deciderà le sorti del governo in Italia sarà la Lega, col suo 4% dei voti.

ieri ne abbiamo giá visto un esempio, e Berlusconi ha smentito non so quante dichiarazioni sue precedenti, dicendo che l’Alitalia deve restare dello stato, pur di non chiudere Malpensa, e lo stato si deve accollare i costi.

come quelli del Ponte di Messina.

come quelli per ridurre le tasse ai ricchi.

non importa, eccoci al governo del 4%.

nel senso che anche l’indebitamento dello stato ritornerà sopra il 4%, come lo aveva lasciato Berlusconi due anni fa, a un passo dal collasso finanziario, e come quel maledetto governo Prodi, a forza di mettere le mani nelle tasche degli italiani che non pagavano le tasse, è riuscito a riportarlo sotto il 3%.

in tempi di crisi mondiale con questi giochini ci rischiamo il futuro, ma siccome il nuovo ministro delle Finanze sará quel giocoliere di Tremonti, il disastro è assicurato.

e del resto Veltroni promette di fare altrettanto, perché tanto il paese è tossicodipendente: questo vuol sentirsi dire e i politici hanno deciso di dirglielo.

mica solo per me la vita è meglio sognarla che viverla!

* * *

scusate la divagazione e concludo.

che cosa ha detto la Corte Costituzionale nella sua sentenza recente sulla legge elettorale?

che lascia molto perplessi che il premio di maggioranza scatti per le coalizioni indipendentemente dal raggiungimento di una determinata percentuale di voti.

in altre parole che anche un partito di minoranza possa avere la maggioranza dei deputati in Parlamento, cambiare la Costituzione e così via.

in altre parole: si può avere il 55% dei deputati anche col 44% dei voti soltanto? o col 36,5% della coalizione come sogna Veltroni?

ed è giusto che il restante 56% della popolazione sia rappresentata in Parlamento dal 45% dei deputati?

non si tratta in questo caso di modesti aggiustamenti tecnici, ma della messa in discussione di un principio fondamentale della democrazia.

questo è un attacco inaccettabile al principio dell’uguaglianza dei dirtiti politici dei cittadini.

ma la cosa grave è che lo scopritore e il realizzatore primo di questa possibilità, colui che ha trascinato con sè anche il riluttante Berlusconi è stato Veltroni, insofferente delle critiche e dei distinguo della sinistra radicale.

* * *

ho dunque due motivi di fondo per non avallare col mio voto questa farsa.

il primo è già noto a chi mi legge da un po’: lo scioglimento della Camera dei Deputati da parte di un Presidente della Repubblica intimidito dalla destra è incostituzionale, dato che la Camera la maggioranza l’aveva e la Costituzione prevede chiaramente anche lo scioglimento di una Camera sola.

Napolitano aveva quindi l’obbligo costituzionale di sciogliere il solo Senato; il di più è stato un consapevole regalo a Berlusconi e un suicidio politico della sinistra.

il secondo è che a queste elezioni non sono neppure rispettate le garanzie fondamentali della Costituzione sui diritti politici dei cittadini.

e aggiungeteci che con l’eliminazione delle preferenze perfino il diritto di scegliere quale deputato mandare al Parlamento se lo sono riservate le segreterie dei partiti.

per tutti questi motivi rientrerò per votare ad aprile, ma alla Camera nella cabina elettorale italiana scriverò:

BASTA CON LA CASTA,

RIFIUTO QUESTE ELEZIONI INCOSTITUZIONALI

01a

accetto la sfida: non mi interessa nè un governo di sinistra che invade il Kosovo né una sinistra Arcobaleno che sta per definizione all’opposizione di tutto e poi alla fine non sa impedire nulla, neppure le cose davvero gravi e inaccettabili.

io non cambio un governo, io cambio l’Italia – come dice da quel manifesto lì sopra Veltroni.

e quindi posso anche astenermi, intanto che la cambio, no?

dite che è un sogno anche il mio?

d’accordo, ma almeno è un sogno più bello del suo.

5 risposte a “da oggi la nostra Costituzione è un poco più vera – 641.

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