dalla guerra di Libia a quella di Crimea, a… – 160.

a tre anni dalla seconda guerra di Libia, nel centenario esatto, si va verso la seconda guerra di Crimea, 160 dopo.

ci aspetta a breve la terza Campagna di Russia, dopo quelle di Napoleone di due secoli fa e di Hitler settant’anni fa?

per chi non se lo ricordasse, siamo a un secolo esatto dalla prima guerra mondiale…

e stiamo tutti dando i numeri, pare: se non fosse che il gas ci manca…

Ucraina-pic

26 risposte a “dalla guerra di Libia a quella di Crimea, a… – 160.

    • aspettiamo a fasciarci la testa.

      voglio ancora sperare razionalmente.

      piuttosto che a una guerra aperta tra USA e Russia, che semmai gli USA avrebbero fatto in Siria, se devo dirla tutta credo che gli USA farebbero di tutto, se potessero, per esasperare la situazione e provocare un confronto aperto tra Russia e l’Unione Europea, in cui sarebbe questa chiaramente a rimetterci, cioè userebbero il nemico russo per fargli fare il lavoro sporco di ridimensionamento di un concorrente pericoloso.

      però in questo momento, invece, gli USA hanno bisogno di un’Europa che spenda, per sostenere la loro economia, visto che sono arrivati al limite e no possono andare avanti a stampare dollari; Renzi è stato portato al governo dagli americani perché facesse da quinta colonna keynesiana in Europa…

      ma Napolitano conta più di Renzi e glielo ha vietato; ed ecco il Renzi europeista di oggi, strettamente controllato, del resto, da un ministro dell’economia fidato…

      alla fine la Russia si terrà la parte dell’Ucraina ricca; e voglio vederli, gli altri, a fare una guerra mondiale per togliere ai russi la Crimea…

      • dipende da quanto gli ucraini si abitueranno all’idea. Potrebbero anche decidere di andare da soli contro i russi. Se l’Occidente starà solo a guardare la sua immagine ne risentirà parecchio. Peccato per gli ucraini che speravano in qualcosa di meglio (anche quelli russi).

        • continuo ad essere ostinatamente ottimista (come sulla Siria).

          anche gli ucraini se ne staranno buonissimi, perché sfidare i russi sarebbe la cosa più idiota che possano fare e il modo migliore di perdere tutta la partita…

            • non ti ho capito bene: la preponderanza russa è schiacciante, non solo rispetto all’Ucraina, ma all’Europa intera.

              una divisione consensuale senza traumi sarebbe la migliore scelta possibile, e può darsi che acquieti la Russia, lasciandole la parte ricca del paese…

              • Non sempre si parte con l’idea di vincere. Un po’ come: “se devo andare all’inferno, ti ci porto con me”. Sarà l’economia il punto debole (ma non solo della Russia).

                • riprendo prima di tutto u paio di cose, non dette ieri sera per esaurimento delle batterie, quelle mie interne… 😉

                  anche senza la Crimea l’Ucraina avrebbe il suo sbocco al mare, non solo per le ampie coste, ma per il porto di Odessa, mi pare.

                  però a Odessa ci sono state delle manifestazioni filo-russe, ricordi, e dai per scontato che le zone delle manifestazioni pro governo legittimo e filo-russo resterebbero sotto il controllo della Russia: ma non sarebbe soltanto Ucraina orientale, di cui si parla sui nostri giornali, ma anche Ucraina meridionale, allora: è una zona abitata prevalentemente da russi?

                  controllando sulla carta dell’Ucraina e dei suoi oleodotti che tu mi hai messo a disposizione osservavo la coincidenza strana che le tre città dove si sono svolte le manifestazioni filo-russe sono anche quelle dove corre il gas-dotto che fornisce il gas russo ai Balcani meridionali: possibile elemento decisivo di una ripresa di influenza russa.

                  la seconda cosa che non capisco è come mai l’Ucraina possa avere delle simili riserve di gas e oi essere così indebitata per il gas con la Russia; ma questa potrebbe essere anche la spiegazione di tutto: restando nell’area russa il paese non ha sviluppato la produzione. con tecnologie adeguate; passando all’Europa potrebbe; ma certo, se la Russia ci lascia solo la arte povera e improduttiva, alla fine sarà u affare per lei.

                  d’altra parte sembra troppo impegnativo gestire alcuni milioni di persone di nazionalità russa che non ci vogliono proprio stare in Europa.

                  e finalmente ti rispondo: effettivamente tendo a dimenticarmi come gli esseri umani siano piuttosto (!) irrazionali; o meglio, sapendolo bene, tendo a pensare che siano razionali almeno le elites e i governi, credo che il calcolo economico alla fine determini le azioni dei governi; ma è sbagliato anche questo.

                  la storia della rima guerra mondiale mostra come le elites possano essere travolte facilmente dai loro stessi errori, e dopo avere eccitato l’emotività delle masse debbano farsene vittima a loro volta.

                  questa è palesemente la situazione interna dell’Ucraina, con la sua guerra civile in atto; però quello che mi pare impossibile, in questo momento, è coinvolgere attivamente le popolazioni europee in questo stato di eccitazione: una guerra per Odessa incontrerebbe in Europa un rifiuto così massiccio da far rovesciare i governi che dovessero proporla.

                  ma sono ancora troppo ottimista?

                  • basterà qualche immagine un po’ cruenta di guerra per motivare gli europei, a cui pare abbiano anche chiesto aiuto. Però speriamo che si calmino e che vada tutto per il meglio per tutti. Quindi bisogna essere ottimisti.

                    • no, non credo.

                      piuttosto potrebbe essere la disperazione dell’inoccupazione a spingere i giovani in guerra, per mancanza di alternative, come avvenne a mio padre ottant’anni fa.

                      siamo ottimisti, nonostante tutto: alla fine prima di trascinarci in guerra dovranno sopprimere la rete…

                      fino a che non lo faranno, vuol dire che non hanno ancora deciso.

  1. Il gas è importante, nel senso che non è più della partita: ora c’è Nord Stream. Berlino è collegata direttamente a Mosca, i ricatti energetici svaniscono. Forse, banalmente, i russi hanno deciso di lasciar perdere gli ucraini. Con grave disgrazia per questi ultimi.

    • osservazione molto pertinente; aggiungo che l’ex-cancelliere Schroeder, alla fine del mandato, si è fatto assumere lautamente da Gazprom, lasciando parecchio sconcerto in Germania.

      tuttavia un oleodotto può sempre essere bloccato e non cancella per niente la possibilità di ricatti energetici, dai quali ci garantisce più che altro la dipendenza reciproca.

      nel 2008 si è raggiunto, pare, il picco della produzione petrolifera e le fonti energetiche non rinnovabili non sono in grado di garantire lo sviluppo di tutti i paesi del mondo, a meno di non riprendere massicciamente a bruciare carbone, con effetti devastanti e definitivi sul clima.

      siamo in un cul di sacco; la crisi finanziaria è un fenomeno derivato; però non ce lo vogliono dire.

      non capisco bene, poi, in questo caso il rapporto tra azione europea e USA, forse gli USA considerano la faccenda più che altro europea?

      se gli USA volevano lo scontro aperto con la Russia, credo che lo avrebbero fatto in Siria…

      mentre non credo proprio che i russi lasceranno perdere la parte ricca dell’Ucraina…

          • Io sapevo qualcosa di diverso. Sono andato un po’ a vedere, spero di non dire una cavolata. Mi pare che la parte più grande passi dall’Ucraina:
            http://www.internazionale.it/news/ucraina/2014/02/28/tutti-i-gasdotti-che-passano-dallucraina-in-una-mappa/
            non fosse 80%, ma anche un 40% indice parecchio sull’entrare russe.

            Se invece riescono a prendersi la parte orientale dell’Ucraina potrebbero far passare più gasdotti verso Sud, nell’Europa orientale e meridionale.

            • molto interessante che l’80% del gas russo PER L’EUROPA passi dall’Ucraina, ma anche il dato sulle riserve di gas dell’Ucraina.

              se Putin alla fin si accontentasse della Crimea, del resto abitata prevalentemente da russi, sarebbe un compromesso da accettare al volo.

              che adesso Obama venga a parlare di intangibilità delle frontiere e di indivisibilità dello stato supera veramente ogni forma di d già, se pensiamo come l’Occidente ha letteralmente fatto a pezzi la Yugoslavia e a come stiamo appoggiando militarmente il separatismo del Kossovo dalla Serbia.

              ma per favore!

              • cit: “Nelle città di Charkiv, Donetsk e Odessa si sono verificate manifestazioni filorusse.”
                probabilmente si pensa di fissare i confini più in là. Così la nuova Ucraina sarà solo un paese isolato, senza sbocco al mare ed escluso dal commercio di gas. Sulle riserve controllerei meglio… mi paiono troppo elevate.

                • la pessima connessione della chiavetta tedesca mi impedisce di fare ricerche in internet; ed è anche il motivo per cui mi sono dovuto limitare ad un post così scipito.

                  non saprei d’altra parte come verificare l’affermazione, anche se avessi una connessione efficiente. 😦

    • dopo avere risposto al commento, ho visto chi sei, ho scoperto che hai un blog, sono andato a vederlo (e mi ci sono anche iscritto); mi sono un po’ vergognato, perché vedo che sei un esperto del settore, e io qui sopra ho quasi l’aria di farti la lezioncina; magari ho scritto anche qualche sciocchezza, che potrai correggere, se credi.

  2. Il collegamento diretto tra Russia e Germania serve come arma negoziale. Anche noi italiani importiamo un decimo del gas dal Qatar: sembra poco, ma ci ha permesso di dare battaglia ai contratti oil linked che ci strozzano. Quantità non esagerate possono fare grosse differenze quando tratti i prezzi.

    • quindi la vicenda ucraina serve alla Germania e all’Europa per avere un secondo forno nelle forniture di gas?

      ma sembra che l’Ucraina debba somme enormi alla Russia per il gas importato: il che farebbe pensare che non sia neppure autosufficiente.

      il nostro “secondo forno” non è semmai l’Algeria?

  3. @ Spock_ST

    stai facendo di tutto per battermi in pessimismo, eh? 🙂

    dai. l’inverno è quasi finito e basterà mettersi i maglioni per reggere fio alla buona stagione.

    davvero viviamo in un mondo dove qualcuno sarebbe disposto ad ammazzare e farsi ammazzare perché gli si è spento il termosifone? 😦

  4. Pingback: dieci anni prima: 1. la guerra di Crimea ci sarà? – comma22corpus·

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