eletti in Europa.

dal blog di moselleorthodoxe (ricopio e incollo solo per poter intervenire sull’impaginazione e la grafica).

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Eletta la femminista Rom svedese.

La rappresentante dello Sinn Fein di Dublino.

Un neonazista tedesco e due neonazisti greci.

Un Sacerdote Ortodosso (espulso dalla Chiesa per essersi candidato) in Finlandia terzo più votato per il Partito Socialista Finlandese.

Per la Germania conquista un seggio anche il Partito dei Pirati.

Mircea Diaconu, attore e professore dell’Università di Arte Teatrale e Cinematografica di Bucarest alla testa di una lista civica romena.

La Germania e l’Olanda mandano ciascuna un rappresentante di un Partito Animalista.

E’ la Germania ad aver fatto il pieno di Partiti inattesi: anche Die PARTEI (che vuol dire semplicemente il Partito), parodia dei Partiti veri, che ha nel suo programma fra le altre cose la ricostruzione del muro di Berlino e una guerra per esportare la democrazia in Liechtenstein, conquista un seggio.

Rieletto anche Younous Omarjee, rappresentante l’estrema sinistra dell’isola de La Réunion, Territorio d’Oltremare Francese nell’Oceano Indiano.

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fin qui la citazione.

morale (mia) della favola: in Germania non si vota con lo sbarramento al 4%.

questo sbarramento non ha alcun senso ed è incostituzionale oltre che anti-europeo.

e basta questo elenco di eletti in altri paesi per far capire come sia trogloditico il sistema elettorale imposto all’Italia dai partiti, peraltro osannati dal popolo; come questo sistema sia stato introiettato dagli elettori come se fosse normale, così che si sentono in dovere di votare per uno dei tre partiti più forti o poco più; e come in Europa sia normale votare per dare voce alle proprie idee e non per intrupparsi nel partito dei vincitori.

e quanto sia lontana l’Italia dalla vera Europa.

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8 risposte a “eletti in Europa.

  1. Avevo visto una bella tabella con le diverse percentuali di sbarramento e le bandiere dei diversi Paesi, circa metà non ne avevano nessuno ma bisogna anche vedere se erano Paesi grandi o piccoli. Se la ritrovo te la mando!

    • grazie dell’utilissimo contributo: ho corretto subito qualche cosa di inesatto.

      però l’unico paese grande con uno sbarramento artificiale lì dentro risulta la Francia, dove però è specificato che si tratta di uno sbarramento interno soltanto ad ogni collegio elettorale e non a livello nazionale.

      sbaglierò ma per tutti gli altri si tratta di sbarramento che vengono a coincidere con quelli di fatto dati dal ridotto numero di abitanti.

      che Cipro poi abbia uno sbarramento all’1,8% alle europee è semplicemente ridicolo: vorrebbe dire che nomina più di 50 deputati…

  2. Senza dimenticare che un Paese piccolo, a cui spettano per esempio solo 21 seggi, ha già di fatto uno sbarramento a 100/21 per cento, quindi per esempio la Grecia avendo lo sbarramento al 3% vuol dire che di fatto non ce l’ha.

    • temo che la tabella sia fatta così così: che senso ha dire che la Grecia ha uno sbarramento del 3% se ha soltanto 21 seggi e dunque occorre di fatto quasi il 5% per avere un deputato europeo? non vorrei che questi fossero gli sbarramenti delle leggi elettorali nazionali, ma neppure può essere così, perché alle elezioni nazionali la Germania uno sbarramento ce l’ha – e qui è anche giusto che ci sia…

  3. Pingback: nove considerazioni diverse sulle elezioni europee passate e prossime. – comma22corpus·

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