stupidi e bari. borforismi [33]

5 febbraio 2013 martedì 19:41

.

possiamo essere ingannati solo da noi stessi.

il baro questo lo sa: ha la capacità di entrare nella nostra mente e di leggerci il nostro bisogno di essere ingannati.

è un serpente velenoso che stordisce la vittima, perché le fa scoprire il suo desiderio di essere divorata.

* * *

il baro scoperto rilancia: è come il don Giovanni di Mozart, che deve essere se stesso fino alle fiamme dell’inferno.

lo scopo della sua seduzione è l’appropriarsi della vittima non solo sessualmente, ma globalmente.

il baro scoperto non può cambiare: barerebbe contro se stesso, se smettesse di essere un baro.

* * *

il baro non può barare contro se stesso, ha una mente troppo semplice per farlo.

il baro, che è furbo, è stupido come gli stupidi che si fanno ingannare da lui.

la sola differenza tra un baro stupido e uno stupido baro è la coscienza dello scopo.

* * *

gli sciocchi non sono la maggioranza del genere umano, sono la sua totalità.

si può essere solo diversamente sciocchi.

15 risposte a “stupidi e bari. borforismi [33]

    • se pensi alla frase finale, sì: pensavo soprattutto a me.

      se invece ti riferisci al borforisma nel suo complesso, ha una sua storia: è nato dal borforisma precedente, quasi esplicitamente riferito a Berlusconi: https://bortocal.wordpress.com/2013/02/04/a-proposito-di-vanna-marchi/

      però questo borforisma è nato dalla discussione con maria, che lo ha letto in tutt’altra chiave: ed è il bello degli aforistii borforismi questa loro versatilità.

      quindi questo post si è distaccato dalla sua origine, per affrontare le tematiche dell’inganno e dell’autoinganno in generale.

      solo che poi, rileggendolo come lettore, scopro adesso che non smette di essere applicabile anche alla occasione che lo ha generato.

        • potrebbe non essere un caso: se un borforisma funziona bene sia come indicatore di costanti generali, sia in riferimento ad un caso specifico, allora si dà il caso che possa essere ben riuscito… 😉

  1. Se l’opposto del baro non è lo sciocco, essendo diversamente sciocco anche il baro, l’opposto dell’inganno non è la lealtà e l’opposto della menzogna non è la verità. E se la verità è bella, a me piace soprattutto la mia, anche la menzogna lo è.

    • se l’opposto del baro fosse lo sciocco, sarebbe come dire che il barare è segno di intelligenza.

      invece ciò che distingue il baro dall’ingannato, entrambi sciocchi,è l’onestà, non l’intelligenza.

      tu mi dirai che per ingannare occorre avere più intelligenza di chi si fa ingannare.

      non sono troppo d’accordo: stiamo confondendo l’intelligenza con la furbizia.

      l’intelligenza è la capacità di comprendere l’insieme, non necessariamente da un punto di vista utilitaristico; la furbizia è la capacità di concentrarsi su un punto particolare, perdendo di vista l’insieme, per raggiungere un risultato.

      mi è sfuggita la comprensione del salto che hai fatto per negare che l’opposto dell’inganno sia la lealtà (cosa che invece io credo) e che l’opposto della menzogna non sia la verità.

      su questo secondo punto ci riferiamo esclusivamente a verità soggettive, naturalmente.

      che la verità e la menzogna possano essere entrambe belle non c’è da dubitarne, se parliamo di entrambe nella loro dimensione soggettiva, dove è molto facile che si scambino i ruoli…

  2. Che piastriccio mi hai combinato 🙂
    Non ho detto che sciocco sia il contrario di baro
    Non ho confuso furbizia per intelligenza
    Penso che l’opposto dell’inganno non sia la lealtà, se è vero che il contrario della verità non è la menzogna.
    La menzogna è un’altra verità e non mai altro dalla verità. Ricordi? Ne abbiamo parlato in un post e anche altrove 🙂
    Ma il furbo chi è? E l’intelligente chi è?
    Ho sempre creduto di essere tanto intelligente e tanto poco furba 🙂
    Come la mettiamo?
    A parte la mia presunzione, tutta da verificare, credo nell’accortezza dell’intelligente eanche in quella del cretino: entrambi possono perdere l’universale e soffermarsi sull’accidente 🙂

    • credevo che tu avessi impostato una confutazione per absurdum.

      provando a rileggere in un’altra chiave, forse intendevi confermare la mia tesi, invece: giusto l’opposto!

      ma faccio fatica a seguirti, sia nel primo commento sia in questo.

      l’opposto del vero è il non vero, nel campo delle verità oggettive.

      nel campo delle verità soggettive il non vero non si pone neppure.

      la menzogna è il ricorso consapevole al non vero di fatto che il furbo adotta per raggiungere i suoi scopi.

      che osa possa essere il furbo o l’intelligente ho provato a dirlo: perché me lo chiedi di nuovo? mi aspettavo una risposta, invece.

      forse la devo leggere qui? dove dici che anche l’intelligente si concentra sul particolare?

      non c’è dubbio: anzi, intelligenza è anche sapere fare proprio questo.

      ma io parlavo del particolare della volontà non del particolare di fatto.

      (riusciamo a capirci questa volta? :))

      • Mi hanno detto che per essere intelligenti e anche filosofi bisogna fare domande e non dare risposte 🙂
        E così, forse per indolenza, anziché farmele le domande, le faccio 🙂
        Ti sembro sciocca per questo? Sono un baro? (scusami non posso parlare al femminile perché la nostra è
        lingua di sciocchi) 🙂
        Scherzo, Bortocal. E se vuoi possiamo capirci, questa volta 🙂

        • chi ti ha detto questo, cara maria, personalmente lo ritengo un filosofo vero; la maggior parte dei filosofi infatti preferisce dare risposte campate in aria per soffocare le domande.

          sono così tanto amici della filosofia come delle donne quegli uomini che sono convinti di amarle perché desiderano stuprarle.

          poi si sarà trattato di verificare, semmai, se quel filosofo era coerente con se stesso.

          grazie, maria: i tuoi commenti, sorridenti e profondi, hanno la forza di risollevarmi dai miei momenti di depressione. 🙂

  3. E non mi dire che il cretino vive di accidente e l’inteligente di universale 🙂
    E non mi dire che è questione di quantità: troppo accidente per il cretino e poco accidente per l’intelligente.
    Tu sai che l’intelligenza ha in odio questi parametri 🙂

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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