quanto Costa il naufragio della Concordia? 33

20 gennaio 2012 venerdì  23:31

.

dedico questo post a Giuseppe Girolamo.

.

in questa vicenda ci potrebbe essere un solo eroe vero, ma ha i capelli troppo lunghi e non pare un tipo che risponde ai parametri dell’Italia di oggi: concordia-musicista_2a99f4a8-412f-11e1-b71c-2a80ccba9858.shtml

* * *

mi scrive Antonio, a proposito della mia dichiarazione dell’altroieri di non volermi più occupare del naufragio della Concordia 29-se-la-costa-va-troppo-sotto-costa:

Scusa ma non sono in accordo sul fatto di non scrivere più sull’accaduto. Ciò che sta accadendo è l’ennesima dimostrazione di come in Italia si cerca di farla franca, sempre. Schettino è colpevole. Ma cominciare a buttare fango su di lui per mostrare che in plancia si facevano dei festini è la solita manovra per lasciare i riflettori puntati sul capro espiatorio.
A me della moldava non interessa un fico secco.
Neanche di come Schettino fa la pipì.
A me interessa sapere se la Costa conosceva la situazione a bordo e, se sì, perché non ha allertato la Capitaneria.
A me interessa sapere in base a quale logica le procedure di emergenza sono state ritardate per più di un’ora.
A me interessa sapere perché il gran capitano/comandante, fate voi, Palombo che capisce la situazione da terra, chiama la nave, chiama la compagnia ma non chiama la Guardia Costiera.
Il resto è aria fritta: è il solito modo di coprire le responsabilità massacrando una persona che pure ha sbagliato in tutto, ma che forse non è l’unico responsabile.
Questo solito modo di fare, tutto italiano, richiede sempre un minimo di attenzione da parte dei blog, visto che i giornali italiani stamattina non sapevano far altro che amplificare le castronerie sdoganate in serata da Bruno Vespa, che, come ben sapete è un eminente e prestigioso giornalista.

Antonio, per parte sua, ha già scritto un valoroso post sull’argomento sul suo blog, che ho già citato in un commento, e che ripropongo anche qui: ce-sicurezza-in-crociera-per-i-turisti.html e lo ha anticipato con questo commento:

Beh, ciò che si sta profilando sempre più è la responsabilità oggettiva della compagnia. L’errore del capitano c’è ed è innegabile ma il contesto nel quale si è sviluppata tutta la vicenda è ancora poco chiaro. Allertando subito i soccorsi forse oggi potevamo parlare solo di un relitto e non di morti, anche queste logiche vanno chiarite perché la Costa non è l’unica compagnia che permette follie del genere. anche-capri-navi-fanno-inchino-1902904854287.shtml

.

che dire? forse addirittura il verbo “promette” è improprio, forse dovremmo dire piuttosto “prevede” “organizza” “esige” dai capitani.

da un’amica, figlia di un capitano d’altri tempi, ho ricevuto questa foto, che documenta appunto l’avvicinamento a Capri per un inchino:

non metto la successiva, che documenta la nave a ridosso dell’isola, per rispetto della sua privacy, perché vi compare anche lei, bambina.

* * *

ma il quadro più chiaro delle responsabilità della società lo ha tracciato afo, con questo commento.
afo 19 gennaio 2012 alle 22:54

ok… sono venuto a sapere che la Costa Concordia era assicurata per soli 30 milioni di dollari… (mentre costa sui 500 milioni di euri)

pare che Schettino abbia parlato con i superiori della sua compagnia ben 68 minuti prima di dare l’ordine di abbandonare la nave.

siamo sicuri che dando l’ordine di abbandono nave subito… non si sarebbero salvati tutti i passeggeri? (60 minuti dovrebbero bastare per un abbandono nave, con la nave non ancora inclinata)… certo la nave sarebbe stata persa per sempre. Possibile che Schettino non abbia ricevuto l’ordine di salvare la nave costi quel che costi?

Certo, doveva restare sopra… però il ponte di commando era sott’acqua… e camminare nella nave era impossibile, inclinata com’era.

Certo… la tragedia è partita dal comandante… Schettino pagherà per l’errore e per tutte le vittime di fronte alla legge. Però bisogna veramente chiarire ogni singolo ordine (dato e ricevuto) e aspetto tecnico che hanno seguito l’impatto con lo scoglio… in modo da portare “tutti” i colpevoli di fronte alla legge.

Dovremmo stare attenti d’ora in poi a mettere alla guida delle navi i “De Falco”… sperando ovviamente che mantengano lo stesso atteggiamento anche col culo bagnato ;)

Le mie sono solo informazioni raccolte dai giornali (cioè semplici fantasie).

Ultimamente sta passando l’idea che Schettino stesse cercando di abbordare una “moldava”… una “moldava”… ripetuto all’infinito. Come per dire… “moldava” = “donna dell’Est” = “puttana” … facile associazione nell’ambiente italiano.
Non approvo questa generalizzazione :) … voi?

.

caro afo, avevo promesso che abbandonavo la Concordia (nel senso di argomento del mio blog), dato che sta diventando sempre più evidente che viene usata come specchietto per le allodole per distrarre gli italiani da ben altri problemi, su cui sto cercando di portare l’interesse dei miei lettori (che su questo argomento sono drammaticamente cresciuti per un paio di giorni, cribbio!).

credo che non potrò mantenere la promessa: l’ultima invenzione della moldava l’ho spiegata in un commento ad Antonio, mi pare, o forse a Francesco, ora non ricordo bene:

.

Inviato il 19/01/2012 alle 21:21 | In reply to errando1.

ma la Moldava esce perché c’entra davvero con la vicenda oppure semplicemente perchè Schettino sta facendo la parte del Berluscone in commedia e dunque gli ci vuole una donna vicino? :) :) :)

tra un po’ sapremo che il comandante era impegnato in un’orgia al momento dell’impatto e per questo motivo non poteva occuparsi dei soccorsi, vedrai, contro molto su Bruno Vespa per questo. 😦

adesso è tardi, ma rimetterò ancora un post in piedi sul tema; e sarà costruito a partire da questo tuo commento.

e sai a chi lo dedicherò? a quel ragazzo, Giuseppe  Girolamo – di cui avete visto la foto all’inizio del post – che ha lasciato il suo posto sulla scialuppa di salvataggio ad una bambina, ed ora non si sa più che fine abbia fatto, è tra i dispersi: è lui l’unico vero grande nobile eroe di questa vicenda, ma tutti parlano d’altro.

piace di più parlare ammiccando di puttane che di un ragazzo pulito e per bene: ora che non abbiamo più un Berlusconi per farlo, ci venga almeno dato uno Schettino!

* * *

redpoz 20 gennaio 2012 alle 17:48

Ho letto di Girolamo, purtroppo più penso a questa querelle di “eroi” più mi torna in mente Brecht (“beato quel popolo che non ha bisogno di eroi”…. e noi li agogniamo proprio!).
Scrive bene Serra su l’amaca di oggi che De Falco giustamente si rifiuta e vergogna a rispondere alla domanda “lei è un eroe?”- che razza di domanda è?

.

in questo momento l’Italia sembra sia davvero quel paese sventurato di cui parlava Brecht, che ha bisogno di eroi,

ma di eroi senza medaglie, appunto come Girolamo; e spero che il Presidente della Repubblica si ricordi di lui.

* * *

e poi ditemi voi che non è vero che un blog (come Pinocchio) lo fanno molto più i suoi lettori che l’autore stesso!

3 risposte a “quanto Costa il naufragio della Concordia? 33

    • caro Antonio, grazie della citazione, e anche delle considerazioni che hai aggiunto sulla necessità che gli italiani si accorgano ed esprimano il loro grazie alle persone perbene di cui è pieno il paese, smettendo di occuparsi di moldave e simili sciocchezze.

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)