lo stato assediato da Riina – 664.

e così il Pubblico Ministero Di Matteo, minacciato da Riina dal carcere, non va al processo.

il giudice è impedito a svolgere la sua funzione da un mafioso condananto all’ergastolo 11 volte che organizza stragi dal carcere.

un carcerato minaccia lo stato e gli impedisce di funzionare.

* * *

ergastoli a Riina, con data della condanna e nomi delle sue vittime:

1992, capitano Basile

1995, tenente colonnello Russo

1997, giudice Falcone, la moglie e la scorta (6 vittime)

1998, giudice Montalto 

1999, giudice Borsellino e la scorta (6 vittime)

2000, attentato di via Georgofili (5 vittime)

2002, giudice Giacomelli

2002, giudice Chinnici

2009, strage di via Lazio (8 vittime)

2010, Mungiovino, politico democristiano

2012, Trovato, un comune mafioso che aveva sgarrato

* * *

naturalmente noi dovremmo considerare tutto questo normale.

anche il fatto che a Riina, evidentemente, sia stato tolto il carcere duro il 12 marzo del 2001 e che da allora gli sia consentito di parlare con altri detenuti e non solo con loro.

a me sembra una follia che lo stato dica di essere assediato da un uomo di 73 anni condannato a vita e nelle sue mani.

a me questo comportamento, più che assedio, sembra una indulgente complicità.

4 risposte a “lo stato assediato da Riina – 664.

  1. sarebbe l’occasione per ripristinare quella leggina che le stragi del 2000 hanno fatto sparire, grazie alla trattativa.
    hai 11 ergastoli e trami e minacci?
    lo si chiuda bene bene, solo, con degli specchi per compagnia, si butti la chiave e addio.

    • sono evidentemente d’accordo.

      ma in Italia lo stato è marcio: così come Berlusconi è condannato e resta fuori come e meglio di prima, così come la Costituzione dichiara illegittima la legge elettorale e presidente della repubblica e parlamento fanno finta di non avere sentito e si danno la fiducia, così mi sembra anche logica che la lotta alla mafia non si fa, ma se ne parla ogni tanto per far fessi i fessi.

  2. nessun mistero le tessere del puzle si incastrano tutte perfettamente e l’immagine appare chiarissima..!!

    il teppista violento giuliani che diventa un martire
    lo zingaro che ha volontariamente investito ed ucciso un vigile qui a milano..pena ridotta da 15 a 9 anni,a parte che fra un premio na balla e l’altra se ne sconta 5 e’ un miracolo.
    il tifoso che ha ammazzato anni fa’ un funzionario di polizia e’ gia fuori.
    ieri a milano 2 tifosi olandesi gravi per le coltellate infertigli da “tifosi” italiani………..e……la bonino e’ fermamente intenzionata a fare dei banditi italiani detenuti ANCORA, come ha tenuto a sottolineare,in polonia.UN CASO INTERNAZIONALE….!

    ipergarantismo,mancanza totale di disciplina,parola che e’ stata fatta diventare un sinonimo di fascismo ma sopra tutto e’ sparita l’ESPIAZIONE.
    oggi se si parla di recupero si parla solo,(io penso ipocritamente),di riabilitazione,reinserimento sociale(balle!!!!),anche per plurirecidivi che hanno chiaramente mostrato che il loro lavoro e’ il crimine..
    oggi in italia pagare per un delitto e’ un discorso da fascista…!!
    purtroppo mancando una adeguata deterrenza sul calcolo rischio-beneficio importiamo “lavoratori” anche dall’estero

    • sulla analisi complessiva siamo d’accordo.

      su alcuni giudizi particolari no.

      trovo sommamente sgradevole sputare sulla tomba di un ragazzo morto ammazzato, dandogli del teppista violento per un gesto inconsulto; a te risulta che Carlo Giuliani fosse abitualmente dedito ad azioni violente?

      hai qualche elemento certo per negare che può anche semplicemente essersi fatto prendere dalla rabbia per le cariche ingiuste della polizia che attaccava i manifestanti pacifici e lasciava in pace i black bloc?.

      diciamo pure che mi fa ribrezzo questa mancanza di sensibilità umana.

      basta dire che Giuliani, se fosse giunto a realizzare il suo gesto, avrebbe dovuto pagare in tribunale.

      il tuo giudizio non lo accetto proprio, e per dirla con franchezza mi disgusta.

      quanto al comportamento dei giudici con lo zingaro, non sono i giudici che fanno le leggi, ma le ha fatte Berlusconi negli ultimi anni; questo i lettori di Libero se lo dimenticano.

      e poi non è che, perché uno è zingaro, allora va trattato con più severità.

      se chi chiede uno stato severo fosse più equilibrato nei giudizi avrebbe più possibilità di essere ascoltato.

      se ci si divide fra perdonisti e buonisti a tutti i costi e giustizialisti a tutti i costi, entrambi egualmente faziosi, allora manca la possibilità di una posizione di giusta severo buon senso.

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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