anche le elezioni europee in Italia sono incostituzionali – 371.

per chi volesse astenersi attivamente alle prossime elezioni europee, senza limitarsi a disertare il seggio o a inserire nell’urna una scheda in bianco, ecco una motivazione in più, frutto delle riflessioni delle ultime ore, condotte qui sopra con un amico (che ora forse resterà stupito delle conclusioni a cui sono arrivato, sorprendenti anche per me).

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anche la legge elettorale italiana per le elezioni europee è, infatti, probabilmente incostituzionale, e produrrà una rappresentanza politica del nostro paese al parlamento europeo sostanzialmente illegittima, come la nostra rappresentanza parlamentare attuale.

del resto sarebbe strano che non fosse così, visto che è il prodotto di quella stessa classe politica che ha inventato il porcellum e che sa cercando, fra molta confusione, di mandare in porto la sua versione riveduta e peggiorata.

e in effetti un ricorso alla Corte Costituzionale è in preparazione da parte dello stesso gruppo che ha fatto dichiarare (vanamente) l’incostituzionalità del porcellum.

ma finora mi sembrava che il proporzionalismo a cui è ispirata la legge base del 1987 la mettesse al riparo dai guasti di una deformazione artificiosa della rappresentanza elettorale, come succede con la legge elettorale delle elezioni nazionali; inoltre ci sono le preferenze.

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non avevo notato che, sia pure in maniera meno significativa, una deformazione analoga è stata introdotta nell’ultima rettifica della legge, che ha previsto lo sbarramento al 4%.

cioè, una lista, per potere essere rappresentata al parlamento europeo, deve raggiungere questa soglia di voti, altrimenti i voti a lei destinati vengono cancellati e – notate bene – i seggi risultanti vengono automaticamente ripartiti tra le altre liste ammesse alla rappresentanza, aumentando la rappresentatività dei voti dati a queste liste che si nutrono come sanguisughe di voti non loro.

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ed ecco la discussione:

moselleorthodoxe

Ma c’è un altro problema a cui non avevo pensato nel mio post iniziale: lo sbarramento.

Il vero problema è infatti lo sbarramento.

Lo sbarramento al 4%.

Per i partiti grossi, essendo i seggi da assegnare in numero di 73, per fare 1 seggio ci vuole l’1,36% dei voti validi, e 1,36 è decisamente meno di 4!

bortocal:

eh eh, a forza di ragionarci su stiamo diventando dei veri esperti.

chissà che alla fine non assumano anche noi, visto come stiamo diventando bravi a scoprire tutti i trucchetti per far fesso l’elettore! 

il vero punto cruciale, secondo me, è l’ultimo: per fare un seggio, se se ne è già conquistato uno, basta l’1,36% dei voti; ma per conquistare il primo seggio occorre il 4% dei voti.

che è come dire che nessun partito politico italiano può portare al parlamento europeo meno di 3 deputati.

è questo sbarramento privo di significato (qui non c’è alcuna esigenza di governabilità da tutelare) che è la vera stortura della legge elettorale italiana per le europee.

ed è un puro atto di arroganza anti-democratica dei partiti che hanno approvato quella legge (quali sono? da qui non riesco facilmente a fare ricerche su google, ma appena torno a casa ne verrò a capo).

chi sostiene il voto utile in realtà sta cercando di dare forza al ricatto dei partiti sull’elettorato indipendente, che è stato liquidato artificiosamente…

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nella sua sentenza che ha abrogato parti sostanziali del porcellum la Corte Costituzionale ha riconosciuto che può esserci l’esigenza di contemperare – ragionevolmente e senza distorsioni profonde – il principio costituzionale della rappresentanza della volontà popolare con quello della possibilità di governare.

ma questa esigenza della governabilità non è applicabile ad un organo come il parlamento europeo e semmai dovrebbe essere proposto da questo con una direttiva omogenea per tutti i paesi europei.

in questo caso non c’è che l’arrogante volontà dei “partiti di massa” di escludere le piccole minoranze di pensiero dall’esercizio diretto della rappresentanza.

per questo si sono inventati un trucchetto per costringere gli elettori a confluire su di loro, con la motivazione che votare per loro è l’unico modo di essere rappresentati.

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bortocal:

ma tu sceglieresti di votare un partito solamente perché presumi che conquisti un seggio col massimo arrotondamento possibile, cioè con lo x,51% dei voti, piuttosto che il partito che arriverà allo x,49% e resterà senza il seggio arrotondato?

è talmente evidente che questa sarebbe una follia completa che non si riesce a capire come qualcuno cerchi di convincere qualche elettore a votare per un partito che non rispecchia le sue idee, dicendo che solo in questo modo il suo voto sarà utile…

sarebbe come dire che voto Berlusconi, anche se non mi pace, così però sono sicuro che il mio voto porta in Parlamento qualcuno (anche se per fare poi il contrario di quello che vorrei: bel guadagno!).

è il voto utile dato senza convinzione il vero voto scientificamente sprecato!

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capito? quindi, se qualcuno volesse annullare il suo voto, in particolare perché vorrebbe votare per una forza politica che resterà fuori dalla nostra rappresentanza al parlamento europeo er questa legge nuovamente truffaldina, segni il voto che vorrebbe dare e nello stesso lo annulli scrivendo sulla scheda:

ELIMINATE LO SBARRAMENTO INCOSTITUZIONALE AL 4%.

ecco un modo davvero utile di protestare contro l’obbligo del voto utile.

7 risposte a “anche le elezioni europee in Italia sono incostituzionali – 371.

  1. interessante la discussione che ho letto, anche molto tecnica, mi mette un pò in dufficoltà, sinceramente, quindi io molto meno seriamente volevo fare un pò il punto della sotuazione sugli umori generali dell’elettorato che per quanto posso capire mi sembra molto indeciso sul voto, cioè gli italiani sono soprattutto indecisi su quale disegnino fare sulla scheda elettorale. Ci sarebbero diverse correnti, i ritrattisti da una parte, gli anatomisti dall’altra, poi ci sono i cultori delle tecniche miste che uniscono al segno tradizionale materiali di uso comune, preservativi per esempio (molto gettonati, e rigorosamente usati), oppure rifiuti organici, chewingums, i graffitari che prediligono le pareti delle cabine elettorali, poi ci sono i simbolisti che ricorrono a segni impegnativi per gli sforzi interpretativi degli scrutatori, e mi sento di ascrivere a questa categoria la vostra corrente.
    Insomma, abbiate pazienza, giusto per scherzare un pò…
    a presto
    Umberto

    • caro umberto, quando l’elettorato italiano critico smetterà di pensare ai disegnini e proverà invece a riflettere e a stendere giudizi argomentati, forse faremo un grande passo avanti, 🙂

      benvenuto su questo blog: ora la strada la sai… 🙂

      • segnalo anche una recente pratica che ho visto fare in questi ultimissimi anni: trovare la frase più ‘fica’ [ovvero più idiota, generalmente risolta in una strisciata di bestemmie e offese generiche] da inserire sulla scheda annullata, per poi fotografarla e metterla sui social. che spettacolo questo mondo 🙂

        • foto della scheda a parte, sono ancora in dubbio se annullarla – dopo avere espresso il mio voto per i Verdi europei – come forma di protesta contro gli sbarramenti che stabiliscono una inaccettabile discriminazione fra le liste.

          però in questo caso, almeno per me, il blog prende il posto di Facebook. 🙂

          occorre capire però, senza battute, che peso possa avere questa nuova possibilità tecnica nel controllo mafioso del voto così diffuso in certe parti d’Italia.

          il problema mi pare più grave di quanto si pensi, e in attesa di introdurre un voto elettronico non fotografabile (se possibile) andrebbe almeno stabilito il divieto assoluto di portare nella cabina elettorale strumenti che rendono possibile fotografare il voto.

  2. i famosi penta o esacoalizioni hanno bloccato per decenni l’italia.
    lo stesso craxi ha potuto godere di un enorme non meritato potere grazie a quella legge elettorale.

    IO METTEREI UNO SBARRAMENTO ELETTORALE DEL 10%

    alla faccia dei “democratici” a tutti i costi

    • si prega di leggere almeno il post prima di blaterare, se proprio lo si vuol commentare.

      e di tenere conto che commentare non vuol dire dare in escandescenze a sproposito.

      questo commento non c’entra NIENTE col post.

  3. Pingback: nove considerazioni diverse sulle elezioni europee passate e prossime. – comma22corpus·

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