suicidio in discoteca – 360.

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e cosi` un sedicenne di Citta` di Castello va alla discoteca Cocorico`, di Rimini, mi pare di avere capito, e li` un ragazzo di 19 anni, del suo stesso paese, gli cede una bella dose di ecstasy, che lo lascia secco.

edema cerebrale.

e` un suicidio, ma del tipo peggiore: un suicidio per sbaglio, per leggerezza, per distrazione, per un gesto malcalibrato.

e buon per lui che e` morto, direi: ho visto un ragazzo della mia scuola, andato fino ad Amsterdam d’estate per fare un’esperienza simile, cavarsela dopo qualche settimana di coma, ridotto ad una larva, un handicappato mentale per il resto dei suoi giorni.

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vogliamo dedicare un briciolino di pieta` a quello che e` morto, per una trasgressione adolescenziale sbagliata?

ok, siamo buonisti, anche se siamo d’estate e l’afa non predispone ai buoni sentimenti…

ma ci vuol tanto a sapere, anche a sedici anni, che certe droghe fanno male? che a pigliarle si rischia la vita, o almeno quel tanto di intelligenza che la natura ha dato?

a volte mi sembra perfino che le tossicodipendenze siano la vendetta della natura contro gli antibiotici: un modo piu` sottile per continuare la selezione naturale dei meno adatti.

che magari finira` presto, ora che gli antibiotici stanno perdendo la loro efficacia e a breve si tornera` alle infezioni malamente curabili e potenzialmente mortali.

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ma a voi sembra il caso che il sindaco di Citta` di Castello abbia proclamato il lutto cittadino?

lo ha fatto per dare risonanza al caso e mettere in guardia altri potenziali suicidi per semplice sventatezza?

bravo, allora ha fatto bene.

ma la veglia pubblica allestita in Duomo in onore della salma?

I nostri giovani capiranno che tutto questo è utile per rispettare i valori umani e civili che sono alla base della civile convivenza.

dichiarazione del sindaco.

mica so neppure di che colore sia (anche se posso immaginarlo, considerando la zona), ne` mi interessa come si chiama.

so soltanto che la frase messa li` sopra e` priva di senso comune…

e che tutte queste commemorazioni dicono agli altri ragazzi non che quel ragazzo se l’e` cercata, ma che gli e` andata storta, che e` stato un incidente.

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tutto questo e` un sintomo; e` il sintomo che mi interessa.

cominciasse il sindaco a non fare di un adolescente purtroppo sprovveduto e sciocco un eroe vittima del male, che si e` cercato da solo.

e che dire dell’avvocato della famiglia?

«Comunque in questa vicenda – ha sottolineato – c’è una sola vittima ed è Lamberto».

interessante e utilissima precisazione.

a qualcuno stava gia` per venire in mente di allargare la solidarieta` anche allo spacciatore, povero pischello, al quale e` andata storta, e dio non voglia che adesso si prenda una condanna con la condizionale.

e quei poveri angioletti dei gestori della discoteca dove si spaccia?

come in tutte le discoteche d’Italia, del resto, per cui un genitore responsabile VIETA certamente a un figlio minorenne di frequentarle, dopo averlo educato a non sentire questo come una limitazione della sua liberta`.

come non estendere tutta questa sensibilita` buonista anche ai gestori delle discoteche spacciatrici d’Italia, disattenti o comunque indifferenti, se non proprio complici?

pensate che impicci, che fastidi, adesso, poveretti (anche se non rischiano certo la chiusura…, siamo in Italia).

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e se organizzassimo le veglie di ringraziamento per quelli che invece se la cavano senza danni evidenti al momento?

anche se poi i danni sulla lunga distanza sono ben visibili a tutti, guardando alla media che risulta.

festeggiamo loro, piuttosto, con un bel Te Deum domenicale per i ragazzi che tornano vivi dalle imbriacature, dagli sballi, dal buttarsi via, dalle corse folli in autostrada…

sempre che non si debba dire loro bravi, che hanno capito tutto e conosciuto finalmente se stessi…

2 risposte a “suicidio in discoteca – 360.

  1. Sò che stò per scrivere cosa quasi sgradita, ma condivido in toto il tuo pensiero. Anche l’ultima parte. I preti che han tirato sù me instillavano un sacro terrore delle droghe. Qualche anno dopo ho saputo che portava gli adolescenti a visitare i reparti dove si faceva disintossicazione, così giusto per capire dove si andava a parare…

    • ottima idea quel viaggetto di formazione.

      io ho perso un paio di studenti per strada a questa maniera (una morta e uno rimasto handicappato…).

      quanto al tuo consenso, qualche volta mi sembra di sapere gia` prima quando posso averlo e, siccome scrivo lo stesso quel che penso, non deve essere cosi` grave.

      certo, quel che scrivi tu a volte mi pare totalmente sbagliato, ma soprattutto mi colpisce la pervicacia con sui resti attaccato ai tuoi errori, anche quando sai benissimo anche tu che sono tali.

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