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sulla vicenda De Luca, il presidente democratico della Campania appena eletto da condannato in barba alla legge Severino, e adesso anche indagato per concussione per induzione (il resto del pubblico ufficiale concusso che non denuncia il fatto), proviamo a fissare dei punti certi:
- la giudice Anna Scognamiglio era relatrice al Tribunale di Napoli per la sentenza sulla legge Severino che ha poi consentito a De Luca di restare in carica come governatore
- quella sentenza non sta ne` in cielo ne` in terra, in quanto ha praticamente annullato la legge Severino
- esiste l’intercettazione di almeno una telefonata fatta dal marito della giudice Anna Scognamiglio a Nello Mastursi, il capo della segreteria di De Luca: il marito chiede “un favore” e in cambio avrebbe fatto “intervenire” la moglie “su una vicenda che gli stava a cuore”.
- l’altroieri il capo della segreteria di De Luca si dimette dall’incarico.
- De Luca convoca una conferenza stampa per dire del marito della giudice: “Non so chi sia, che faccia o dove viva. Non sono a conoscenza di nulla, di nulla, di nulla”.
(se vi vengono in mente le tre scimmiette non vedo non sento non parlo non e` un caso, credo)
ma la telefonata del marito della giudice al capo della segreteria di De Luca esiste certamente.
e` credibile che il capo della segreteria non ne abbia parlato a De Luca?
la domanda e` retorica.
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anche la moglie del giudice dice che lei e il marito erano separati in casa e che stavano assieme solo per i figli.
poco ci manca che dica anche lei che non lo ha mai visto ne` conosciuto.
e comunque su questo vedremo che cosa accertera` la magistratura.
anche se certamente non ne esce bene la sua immagine: la storia puzza.
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invece Mastursi e De Luca sono culo e camicia da anni, non possono dire di essere separati in casa.
Nello Mastursi ha appena gestito per De Luca la formazione delle liste di appoggio alla sua candidatura di Presidente della Campania.
Nella notte del primo maggio imbarcò un bel pacchetto di impresentabili, gente che in politica era sempre stata al servizio di Nicola Cosentino e ora passava armi e bagagli a sostenere il candidato del Partito Democratico.
Mastursi passava le sue giornate come in un filo diretto con il vicesegretario del Partito Democratico Guerini, dunque col braccio destro di Renzi nelle questioni di partito: «Mi ha chiamato Lorenzo» era la frase che ripeteva più spesso, e rispondeva al vice di Renzi.
naturalmente De Luca disse anche allora di non saperne niente e recito` una battuta degna di una farsa di De Filippo, intendendosi il Peppino; una autentica furbata partenopea:
«Sono incacchiato, ma dovrei dire che è colpa di Mastursi?
No, io sono un uomo, e quindi la responsabilità me la prendo io».
chissa` chi altro doveva prendersela.
ma i voti se li tenne bene stretti, mica puzzavano quelli.
ovviamente i tre erano tutti d’accordo, figurarsi: De Luca, Guerini e Mastursi, non e` neppure immaginabile il contrario.
e Renzi, che fece anche campagna elettorale per De Luca?
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alla stessa maniera non e` immaginabile che Mastursi abbia taciuto al suo capo una telefonata di una tale importanza.
ma si pigliera` certamente tutta la colpa.
il che non impedisce a noi di essere certi che De Luca mente.
e che il Partito Democratico, aldila` di singoli casi, e` nel suo insieme corrotto.
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e Renzi?
ma lo sanno tutti che Renzi e De Luca sono separati in casa demokrat!