5 febbraio 2013 martedì 07:13
.
se, davanti alle prossime elezioni, non ci limitiamo a guardare gli alberi uno per uno, ma la foresta nel suo insieme, possiamo già sapere che da loro uscirà la fotografia di un paese ingovernabile, o meglio governabile forse solo grazie al maledetto porcellum.
guardiamo questo sondaggio, pubblicato in queste ore dallo Huffington Post, un supplemento di Repubblica.
sappiamo bene che i sondaggi possono variare a seconda delle esigenze dei committenti, anche: in altre parole un committente onesto chiede un sondaggio per sapere come stanno andando davvero le cose, ma un committente disonesto chiede un sondaggio per provare a dimostrare che le cose stano andando come vuole lui.
comunque a parte i dettagli, tutti i sondaggisti condividono queste linee di fondo.
la maggiore coalizione, quella che si porterà a casa la maggioranza alla Camera, grazie al porcellum, è ancora per il momento quella attorno al Partito Democratico e a Bersani, col 33,5% dei voti: un risultato non entusiasmante, inferiore decisamente a quello di Veltroni 5 anni fa, e in condizioni tanto più favorevoli.
ancor peggio se consideriamo che qui dentro ci sta anche Vendola, che nelle elezioni del 2008 era fuori e fu cancellato dal Parlamento assieme a tutta la sinistra radicale.
Bersani ha dichiarato a suo tempo che, anche se fosse autosufficiente, cercherebbe l’alleanza con Monti, poi la campagna elettorale ha un po’ rovinato questa prospettiva.
Monti, per parte sua, qui è accreditato del 13,6%.
assieme avrebbero il 47,1%.
col soccorso rosso di Ingroia e del suo 4,86% uno schieramento di centro-sinistra avrebbe addirittura quasi il 52%: maggioranza quasi storica nell’opinione pubblica, e perfino Berlinguer sarebbe contento, dato che aveva teorizzato, (bei tempi!) che non si governa col 51%, oggi basta anche il 33%, ma sul governare col 52% non aveva detto nulla… 🙂
non male in sé come risultato: Berlusconi ha governato col 42%.
ma malissimo se invece guardiamo alla sostanza: perché queste tre forze che ho sommato sono incompatibili tra loro e perfino DENTRO la coalizione di Bersani ci sta Vendola, che non vuole l’alleanza con Monti, e Monti per parte sua rifiuta l’alleanza non soltanto con Vendola, ma anche con una parte del Partito Democratico, con Fassina.
pertanto l’unica prospettiva plausibile, ma sempre più difficile, è che Bersani possa fare l’en plein e governare da solo: ma avrebbe con sé un terzo esatto dell’elettorato, più o meno come Allende in Cile nel 1973.
esercitare il potere di governare con questa quota di consensi iniziale, destinati poi a crollare rapidamente, è una prospettiva molto avventurosa.
* * *
guardando ora dall’altra parte, lo schieramento berlusconiano è al 28,3%, compresa la Lega.
poi fuori ci sta ancora Beppe Grillo, che fa parte a sé, col suo 17%.
Grillo e la Lega sono antieuropei, Berlusconi non si sa: un po’ lo è e un po’ no, per pescare consensi in tutti e due i bacini.
se Berlusconi cresce ancora un po’ e Bersani cala altrettanto, cosa nella quale entrambi sembrano attivamente o passivamente impegnati, alla fine l’Italia potrebbe svegliarsi a fine febbraio governata da un Berlusconi che ha circa il 30% dei voti.
ma è molto dubbio che Berlusconi possa avere, con queste percentuali, anche la maggioranza al senato.
a novembre 2011 Berlusconi dovette gettare la spugna perché aveva perso la maggioranza alla Camera.
altro che colpo di stato! e comunque si dimise lui spontaneamente, non fu fatto arrestare dai carabinieri da Napolitano, il nostre re repubblicano, all’uscita dal colloqui al Quirinale, come capitò a Mussolini.
purtroppo (e all’intelligenza del lettore capire a chi si riferisce il “purtroppo”).
potrebbe mai governare Berlusconi passando dal 47% dei voti del 2008 al 30% circa dei voti del 2013?
totalmente da escludere.
il suo scopo del resto non è governare, ma essere insostituibile nella coalizione.
solo che a quel punto perderà la Lega di nuovo…
* * *
ma c’è un altro modo ancora di leggere questi sondaggi, che confermano l’ingovernabilità del paese per la confusione politica e culturale che lo domina: se mettiamo assieme tutte le forze antieuropee, cioè Grillo, Ingroia e Berlusconi, arriviamo a poco più del 50%.
le forze filoeuropee arrivano al 47%.
all’appello manca circa il 2% dei voti, Giannino ed altri.
ma questo è un paese spaccato, che non sa nemmeno più se deve restare in Europa oppure no.
le elezioni lo fotograferanno com’è, e la foto cambierà solo alcuni dettagli (tra cui chi sarà il prossimo presidente del consiglio….), ma non potrà risolvere il problema.
benedetto porcellum che ci darà forse alla fine un governo.
oppure no.
che conclusione sconsolante….
ho appena letto conclusioni simili sulla stampa ufficiale poco fa, il post è di stamattina presto: l’ipotesi è quella di una breve legislatura volta soltanto a modificare la legge elettorale, con una rielezione a termine di Napolitano per tornare a nuove elezioni appena si può.
questo potrebbe essere il meglio che ci passa il convento, cioè il popolo italiano sovrano, secondo alcuni di loro.
sul peggio, non oso neppure pensarci.
mi sto totalmente disamorando della democrazia, eppur Berlusconi non è uno dei suoi crimini più gravi…
L’ha ripubblicato su cor-pus-zero.