se per fare cultura occorrono qualita` superiori alla media, la democratizzazione della cultura realizzata da internet non corrisponde alla sua distruzione?
ricordo che nel conformismo reazionario degli anni Cinquanta l’intellettuale era additato con disprezzo come esponente del culturame, intendendo con questa espressione l’insieme delle persone che non rientravano nella media e si distinguevano per l’originalita` del loro modo di pensare e di comunicare.
oggi non c’e` piu` bisogno di mettere alla gogna i famosi intellettuali, in un mondo dove chiunque puo` esserlo, se solo si mette a scrivere.
e tuttavia il risultato di questa sorprendente e meravigliosa rivoluzione culturale democratica assomiglia molto alla torre di Babele dove la voce di chi parla una lingua di verita` si perde nel clamore universale generato da chi si esprime con i muggiti delle bufale.