Monti for ever: il poker di Grillo e la briscola di Bersani – 145

esercizi domenicali di pensiero sulla situazione politica italiana, che non deve essere così tremenda, viso che non sta succedendo niente, e dove una soluzione è a portata di mano, anzi c’è già ed è quella che sta tenendo in piedi il paese.

* * *

uno: il presidente della repubblica è nel semestre bianco, cioè negli ultimi sei mesi del mandato: quindi, secondo la Costituzione, non può sciogliere il parlamento fino a fine mandato, cioè a metà maggio.

due: un governo c’è, è in carica per l’ordinaria amministrazione, ma c’è, ed è quello di Monti; vediamo benissimo dalla faccenda dei marò quanto danno può fare, ma non si può dire che l’Italia sia senza governo.

tre: dubito molto che Bersani possa raggiungere in qualche modo la fiducia al Senato e non me lo auguro neppure, a questo punto: il prezzo da pagare è troppo alto: si è già cominciato a togliere dal carnet del programma il conflitto di interessi.

quattro: se anche Bersani riuscisse ad avere un voto non contrario al Senato, la cosa sarebbe possibile solo con l’appoggio di Berlusconi; sarebbe quindi totalmente ricattabile e anche il suo sarebbe un governo per l’ordinaria amministrazione; tanto vale che continui a sputtanarsi e sputtanarci Monti.

cinque: se non si fa un governo nuovo, c’è un modo solo per arrivare alle elezioni: Napolitano si dimette in anticipo e si elegge un nuovo Presidente della Repubblica, che per prima cosa scioglie il parlamento, oppure soltanto il Senato; l’idea delle dimissioni anticipate di Napolitano è irreale sia per il carattere monarchico del personaggio sia perché sarebbe davvero stupido rinunciare al più formidabile strumento di pressione su Berlusconi.

sei: il nodo centrale della situazione politica è dunque il nuovo Presidente della Repubblica; del resto questa situazione spinge oggettivamente verso il presidenzialismo; Berlusconi lo ha capito e cerca di barattare una patacca (il suo appoggio al governo, che potrebbe ritirare due giorni dopo) col potere vero: sette anni di Presidenza della Repubblica.

sette: il Partito Democratico ha i numeri per eleggere da solo il Presidente della Repubblica, cioè ha in mano l’asso di briscola.

Bersani è bravo a giocare a briscola e spero che non lo butti via.

* * *

bene, adesso tiriamo le conseguenze di queste premesse.

fra meno di un mese si elegge il nuovo presidente: e facciamo conto che il Partito Democratico non lo venda per un piatto di lenticchie ed elegga Prodi o chi per lui, lasciando Berlusconi ai margini.

a metà maggio il Presidente entra in carica; se non ci sarà ancora un governo, potrà rimandarci alle urne.

già, ma quando?

l’Art. 61 della Costituzione dice che “Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti”.

tenendo conto che è molto difficile scendere di molto al di sotto dei 70 giorni, per problemi tecnici, anche ammettendo uno scioglimento attorno al 20 maggio, avremmo elezioni alla fine di luglio.

impossibile, occorre arrivare almeno a fine settembre; dunque sciogliere una camera o due non prima di luglio.

c’è tutto il tempo di rifare la legge elettorale, intanto: in particolare quella del senato, che potrebbe stabilire addirittura che per il Senato non si vota neppure, ma che lo nominano le regioni.

se le operazioni per la revisione della legge elettorale del Senato, dovessero avere bisogno di tempo, il nuovo Presidente della Repubblica  potrebbe aspettare.

a maggior ragione se si dovesse eliminare il bicameralismo perfetto e il Senato non dovesse più dare la fiducia al governo, ma votare solo le leggi sui temi di competenza concorrente tra Stato e Regioni.

* * *

vi sembra fantapolitica di quella di bortocal, che ci azzecca quasi sempre?

no, è quel che succederà davvero, credete a me.

rifiutando ogni appoggio a Bersani, dunque impedendo un governo nuovo, Grillo di fatto sta mantenendo al potere, senza dirlo, l’odiato Monti per tutto il tempo necessario.

quale è il tempo necessario? lo abbiamo appena visto: fino a settembre, per nuove elezioni, oppure anche oltre.

vi è un disegno politico razionale dietro tutto questo, e non è banale.

e se vi sembra una mia fantasia bizzarra, leggete il Corriere, qui: che lo dice e non lo dice, per via del proverbio sul contadino, sul formaggio e sulle pere.

al Senato (…) già questa settimana dovrà nascere la commissione speciale per la conversione dei decreti legge varati dal governo Monti (in carica per gli affari correnti): (…) perché escludere a priori che almeno la commissione Affari Costituzionali (quella che si occupa di materie tipicamente parlamentari) possa funzionare anche in assenza di un governo legittimato da un voto di fiducia?

è l’ipotesi allo studio degli uffici.

“la proposta «minima» del M5S” è “quella di far partire almeno le commissioni parlamentari permanenti pur in assenza di un esecutivo legittimato da un voto di fiducia”.

* * *

in sostanza, con tipica creatività italiana, possiamo continuare a tenerci Monti per i compiti ordinari dell’esecutivo, e per il resto questo non significa affatto che il parlamento non possa approvare leggi più impegnative.

soltanto, non saranno proposte da un governo.

in sostanza si avrà una gestione pienamente parlamentare dell’attività legislativa, non esclusa dalla Costituzione, con la possibilità che nel parlamento sulle singole questioni si creino maggioranze reali, effettivamente corrispondenti agli orientamenti maggioritari anche nell’opinione pubblica.

qualcosa che farà assomigliare terribilmente il parlamento italiano, privo della guida effettiva di un governo, ad una convenzione rivoluzionaria come quella del 1789 in Francia.

* * *

non amo Grillo, ma non sono portato a dargli torto per partito preso.

e questa idea, secondo me, non è per niente male.

potrebbe addirittura raddrizzare le cose.

c’è solo da sperare che al Partito Democratico la capiscano e non continuino a seguire vecchi schemi mentali.

Bersani è bravo a briscola, ma col poker come se la cava?

e, soprattutto, ha capito che non si sta giocando a briscola, ma a poker?

19 risposte a “Monti for ever: il poker di Grillo e la briscola di Bersani – 145

  1. sicuro che all’estero l’abbiano capito? E se l’Italia dovesse fare di nuovo altri sacrifici (tipo prestito forzoso in Cipro… che tanto avevi sostenuto?) sicuro che qualcuno voti a favore?

    sicuro che gli elettori arrivino fino a settembre? o meglio sicuro che gli elettori non si mangeranno vivi i parlamentari che tenteranno di affossarli fino a settembre?

    • sono sicuro che all’estero sono molto prudenti sull’Italia, perché se viene giù l’Italia stavolta viene giù il mondo intero, quindi nessuno si muove, per ora, per non fare disastri; ci è capitato perfino di vedere l’ambasciatore americano che ha lodato Grillo in una scuola.

      l’Italia potrebbe davvero essere chiamata ai sacrifici di tipo cipriota, e non solo lei, del resto…

      bisogna capire che dalle grandi crisi di una volta si usciva con una distruzione di ricchezza che era data dalle guerre; oggi le guerre potrebbero esserci risparmiate se si distruggeranno grandi quote di ricchezza in modo incruento.

      ad esempio col prelievo forzoso dai conti correnti, anche se io non l’ho mai sostenuto, dato che preferisco il fallimento delle banche e la confisca dei derivati, per dirla con uno slogan.

      in Germania l’ipotesi di un prelievo dai conti correnti italiani è già stata fatta in queste ore da figure molto autorevoli.

      secondo te Bersani sarebbe in grado di farla passare? chiunque altro potrebbe? chi meglio potrebbe di un governo non approvato da nessuno e di un Monti che non ha più nulla da perdere?

      per il resto, credo di avere descritto i fatti: nei mie post politici cerco di essere uno storico, diciamo così, non un romanziere: semmai, quel che si potrebbe pensare come extrema ratio, se nessun politico è disposto a scelte impopolari ma inevitabili, è un colpo di stato militare.

      ma di ciò mi occuperò domani…

      • invece io mi ricordavo che qualche mese (anno) fa quando si discuteva di Imu eri molto favorevole al prestito forzoso. Però potrei benissimo ricordare male io… eh… sto invecchiando 😀

        se però ti serve distruggere ricchezza c’è la via più semplice dell’inflazione. Poi ogni 10 anni togli gli zeri alle banconote. E’ quello che hanno fatto in Romania dopo la rivoluzione… tanto che ogni anno che crescevo vedevo aumentare il numero di zeri delle banconote 😆 … che poi hanno semplicemente tolto per portare il rapporto euro/leu (moneta nazionale) al rapporto 1/3 (che più o meno è anche quello attuale).

        come la mettiamo con le banche “troppo grandi per fallire”? Cioè è chiaro che le banche sono un problema però prima di farle fallire bisogna pensare a una strategia che renda lo stato indipendente dalla vendita di titoli per il pagamento di pensioni e stipendi statali. Cioè prima di far esplodere la bomba sarebbe opportuno allontanarsi a distanza di sicurezza.

        Monti per poter imporre un eventuale prestito forzoso non avrebbe comunque bisogno di un voto parlamentare?

        PS: ti occuperai del colpo di stato militare 😆 ?

        • mi pare strano di avere proposto il prestito forzoso in alternativa all’IMU per il semplice motivo che sono assolutamente favorevole ad una misurata tassazione sulle proprietà immobiliari.

          in Germania possiedo solo un piccolo monolocale e pago 72 euro l’anno di tassa su questo immobile.

          è una tassazione giusta, che esiste in tutti i paesi del mondo e fu eliminata soltanto da Berlusconi; ora anche la Camusso la chiede a Bersani per le piccole case.

          assurdo: il valore delle case dipende dalle spese che collettività ci fa attorno in termini di manutenzione o costruzione strade, allacciamenti elettrici, tubature del gas: le case mantengono il loro valore solo per queste spese ed è giusto che i proprietari contribuiscano.

          fare diversamente significa togliere ai poveri, che pagano comunque le tasse, per dare ai più benestanti.

          ma siccome il 70% degli italiani o più è proprietario di case, questo discorso non si può fare.

          posso invece avere proposto (e propongo tuttora) il prestito forzoso in alternativa all’inferocimento dell’IMU oltre i limiti di equità dati dalla necessità detta sopra.

          anche l’inflazione distrugge ricchezza, come no?

          ma distrugge la ricchezza dei più poveri per concentrarla nelle mani dei ricchi, non va bene.

          mica funziona un sistema in cui il pensionato che ha solo una pensione dopo vent’anni se la vede ridotta a un decimo del suo valore originario…

          quanto alle banche: è abbastanza evidente che, se lo stato smettesse di pagare 80 miliardi l”anno di interessi sul debito, non avrebbe neppure bisogno di continuare a indebitarsi per pagare pensioni e stipendi del pubblico impiego (dico ad occhio, eh?).

          • allora forse ricordo male io.
            Però dici che un prestito forzoso può servire per evitare una patrimoniale troppo aggressiva. Qual è quindi questo giusto livello di patrimoniale e in base a quali parametri andrebbe calibrata?

            gli italiani sono grandi risparmiatori… non che questo giovi molto all’economia che avrebbe bisogno di un ricircolo continuo di ricchezza. La maggior parte hanno casa e buoni depositi in banca o titoli di vario genere. L’Italia non è mai stato il paese ideale per la diffusione di idee socialiste e non lo sarà mai 🙂

            l’inflazione colpirebbe la ricchezza mobile e non gli immobili che sono forse la vera ricchezza. Però uno scoiattolo che accumula noccioline non può pretendere che queste restino in eterno commestibili (o che si moltiplichino da sole attraverso strumenti finanziari). Sarebbe più opportuno che continuasse a metterle sempre in gioco con gli altri scoiattoli prima che perdano di valore. Aggiunti a tutto questo una tassa sulla tana dove lo scoiattolo investe e deposita le sue noccioline.

            non avevo pensato agli interessi pagati sul debito. Ma allora perché non cancelliamo il debito facendo fallire le banche?… perché a volte chi gioca alla roulette può anche perdere. La moltiplicazione dei pani e dei pesci dovrebbe appartenere al passato.

  2. “vedo senza altro per il 2013 la luce in fondo al tunnel”..parole di mario monti..
    probabilmente aveva bevuta alcool..!!

    • aspetta aspetta, edoardo.

      non fare (al contrario) come Cesare che irrideva l’indovino alle Idi di marzo.

      in ogni caso, difficilmente si vedrà luce se non si prenderà la strada giusta per risolvere la crisi, ed è la distrazione della pseudo-ricchezza finanziaria,

  3. sulle premesse, dissento solo su un punto: personalmente, preferirei che Bersani provasse ad ottenere la fiducia. a prescindere se la ottiene o meno, almeno così sarebbe lui in carica per l’ordinaria amministrazione… magari potrebbe presentare un paio di disegni di legge, visto che Monti è fermo al galleggiamento.
    insomma, le stesse conclusioni cui giungi tu. ma pe runa via un pò diversa.

    quanto ai numeri, credo di averti già detto altrove che per Napolitano ne bastavano poco più di 500. preciso ora che le regioni hanno 3 delegati ciascuna (1 Valle d’Aosta). PD e SEL sono quindi in questo momento a poco meno di 500. potrebbero farcela.
    i segnali verso le aperture di Berlusconi sono positivi: nessuna trattativa. speriamo.

    resta il nodo della legge elettorale…. proposte di legge potrebbero esser presentate sin d’ora, ma non se ne vedono ancora.
    certo, la soluzione migliore sarebbe la modifica del bicameralismo perfetto. ma non credo di qui a settembre ci siano i tempi… tanto più che avremmo la spada di damocle del referendum confermativo (crediamo davvero che tutti si metterebbero d’accordo per una simile riforma?), credo vincolato come periodo a maggio-giugno.
    insomma, questa la vedo male.
    ma nulla impedisce di cambiare almeno la legge….

    su Grillo potrebbe interessarti questa analisi de La Voce:
    http://www.lavoce.info/spostamenti-di-potere-nel-dopo-elezioni/

    • già, però Bersani non ha avuto da Napolitano l’incarico di formare un nuovo governo, quindi non lo può fare.

      Napolitano preferisce che continui Monti come capo del governo provvisorio, con quel bel governo che si ritrova…

      a Bersani ha dato soltanto “l’incarico di verificare l’esistenza di un sostegno parlamentare certo, tale da consentire la formazione di un governo”.

      molto interessante l’analisi che mi hai mandato: constato la costruzione quotidiana di una vera e propria rete di informazione alternativa di grande qualità attraverso i commenti.

      è un grande regalo che ricevo, ma spero che ne approfitti anche qualche lettore curioso non solo dei post ma anche dei commentatori che a volte sono meglio ancora.

      quanto al resto, spero che l’atteggiamento dei grillini cambierà quando verrà loro proposta una personalità fuori dal sistema dei partiti, e secondo me tanto valeva partire subito per questa strada.

      • sì, ovviamente dipende ancora da Napolitano.
        il mio è solo un auspicio.

        quanto all’atteggiamento dei grillini, ho l’impressione che tirino sempre la corda e non saranno mai veramente soddisfatti.

        • be’, non rimane che provare: onestamente mi pare che questa settimana dell’incarico a Bersani sia stat abbastanza inutile, ma invece magari sbaglio ed è servita per prendere le misure meglio all’intera situazione.

          ora la scelta passa a Napolitano e ad una personalità al di fuori dei partiti che possa formare un governo ancora sganciato da loro.

          la Costituzione rimette la scelta al Presidente e, per quel che ho capito, Napolitano darà l’incarico ad una personalità che possa continuare a mirare a quella prosecuzione dell’esperienza Monti di coalizione fra le tre forze politiche tradizionali, che ha già voluto nel 2011.

          a meno che Bersani non gli faccia capire, puntando i piedi, che il Partito Democratico non è proprio disponibile a riallearsi neppure indirettamente con Berlusconi.

          dopo di che non resterebbe che cercare una personalità invece gradita anche ai grillini, ed andare a vedere se funziona.

          come sai già, fin dall’inizio io ho in vista questa soluzione della crisi che mi pare l’unica ragionevole, ma che Napolitano contrasterà in tutti i modi, temo.

          troverei più corretto invece che Napolitano ora seguisse questa strada, riservando l’ultimo tentativo alla grande coalizione.

          • sinceramente, spero di cuore Bersani punti i piedi.
            notizia fresca fresca, Berlusconi si è candidato chiaramente per il Quirinale. mi sembra evidente che è il momento di sbattergli la porta in faccia.

            • ti ricordi a gennaio quando scrivevo che Berlusconi puntava alla presidenza della repubblica?

              e che lo aveva fatto scrivere sulla scheda elettorale?

              sembrava impossibile, vero? 😦

              quoto le sue possibilità allo 0 per cento, anzi al meno 200 per cento e non ci perdo fiato.

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