Rolihlahla, “provocatore di guai”, divenne “Nelson” con gli anni;
ma anche Nelson ha provocato guai, e tu non hai smesso di farlo.
in fuga dalla tribù, ragazzo, per non sposare la ragazza scelta dal capo,
poi non sei stato troppo fortunato con le tre donne scelte da te.
ti sei beccato l’ergastolo ammettendo che organizzavi sabotaggi,
sei diventato il simbolo di una lotta non violenta.
hai vinto contro la segregazione in base al colore della pelle;
contro le altre segregazioni combattono anche gli dei invano.
la segregazione peggiore è la stupidità, così cara ai potenti
che hanno inventato ogni mezzo per renderla ancora più invincibile.
sei scivolato nel sistema dei media, e diventato un’icona di massa;
non credo che neppure tu abbia potuto capire dove stava l’errore.
C’è poco da dire: è un grande Uomo.
certo! e la vera grandezza dei grandi uomini veri è di essere pieni di contraddizioni, che agiscono sulla nostra mente facendoci riflettere, e non di essere dei santini da venerare in maniera acritica.
ma so che sei d’accordo con me; grazie del commento!
di quest uomo mi ha colpito principalmente l’assoluta mancanza del desiderio di vendetta contro coloro che lo avevano enormemente ed ingiustamente fatto atrocemente soffrire.
CIO’ LO RENDE ASSOLUTAMENTE AL DI SOPRA DEL GENERE UMANO
concordo con te.
però non lo dico perché tu pensare che mi sono montato la testa, ma anche io, nel mio infimo, sono una persona caratterizzata da una mancanza di senso della vendetta che, secondo qualcuno che mi sta vicino, ha perfino qualcosa di patologico.
lo dico solo per dire che è possibile che la cosa abbia qualche base genetica, non so neppure io.
ti dico che, per difendermi dai mascalzoni che, perdonati una volta e due e tre, ritornano irresistibilmente a farti del male, perché è nella loro infausta natura e non possono fare altrimenti, io devo convincermi RAZIONALMENTE che devo smettere di frequentarli, perché emotivamente l’impulso a farlo mi manca proprio.
buoni o cattivi il tempo se li porta sempre via 😉
nascere è del tutto il frutto di un azzardo, ma morire una volta nati, questa è proprio l’unica certezza che abbiamo.
da giovani è dura da accettare, mentalmente, ma solo perché l’orizzonte mentale del nostro pensiero è limitato e confonde la durata di una vita con l’eternità.
da giovani ci si crede invincibili. Si pensa di poter tenere il mondo nel palmo della mano.
Ma in realtà siamo solo di passaggio. Per quanto buoni o cattivi potessimo essere… si va tutti nella stessa direzione, e forse sarebbe il caso di rivalutare di più quello che si fa durante la vita. In fondo la sprechiamo facendo cose inutili oppure odiandoci a vicenda come avversari o nemici che combattono per un potere illusorio e insignificante.
il bello della giovinezza sono proprio i suoi errori.
o almeno quelli che sembrano tali a un’età più matura…
poi chissà se hanno ragione i vecchi a considerare noi esseri umani così deboli.
dopotutto la forza che uno ha è molto legata anche alla forza che crede di avere.
ben vengano i giovani a voler cambiare il mondo, prima che gli anni dimostrino loro che è un compito troppo faticoso!!!
per il resto, afo, quasi mi preoccupi, così giovane e più saggio anche di me (non che sia difficile, eh?)…
non sono saggio per nulla. Ripeto un po’quello che sento in giro 😦
magari anche qui, da uno che predica benino e razzola male… 🙂
può darsi… ma in genere non memorizzo le fonti 😀
puoi sempre aiutarti con google.
sai che cosa esce a googlare In fondo sprechiamo la vita facendo cose inutili oppure odiandoci a vicenda come avversari o nemici che combattono per un potere illusorio e insignificante?
ops: esce cor-pus, il tuo commento
e poi http://hl.altervista.org/split.php?http://ebookspertutti.altervista.org/wp-content/uploads/2011/01/terry-brooks-la-spada-di-shannara.pdf, ma è un limk che non si apre…
però puoi curiosare su queste altre googlate:
https://www.google.it/search?q=In+fondo+sprechiamo+la+vita+facendo+cose+inutili+oppure+odiandoci+a+vicenda+come+avversari+o+nemici&rlz=1C1CHFX_itIT504IT504&oq=In+fondo+sprechiamo+la+vita+facendo+cose+inutili+oppure+odiandoci+a+vicenda+come+avversari+o+nemici&aqs=chrome..69i57j69i59j69i64l3.1065679j0j4&sourceid=chrome&espv=210&es_sm=93&ie=UTF-8
https://www.google.it/search?q=In+fondo+sprechiamo+la+vita+facendo+cose+inutili&rlz=1C1CHFX_itIT504IT504&oq=In+fondo+sprechiamo+la+vita+facendo+cose+inutili&aqs=chrome..69i57j69i59l2j69i64l3.1142645j0j4&sourceid=chrome&espv=210&es_sm=93&ie=UTF-8
insomma, conclusioni: la frase è proprio tua e non l’hai orecchiata da nessuna parte.. 🙂
se la metti così però sembra che l’abbia detta Mandela stesso, almeno nell’anteprima di google. Ti assicuro che sono lontanissimo anni luce da lui 😀 .Comunque è probabile che abbia combinato più concetti sentiti in giro. Di solito non mi ricordo mai nulla a memoria quindi sicuramente non ho copiato parola per parola da qualcun altro 😛
adesso però DEVI spiegarmi meglio come mai ti senti anni luce addirittura lontano da Mandela (credo che non sia un giudizio di valore…)
per il resto, ok, hai passato il test del plagio: il fatto è che viviamo in un mondo di informazione così sovrabbondante che siamo tutti plagiatori, anche senza saperlo… 🙂
semplicemente per quello che ha ottenuto, e per i modi in cui l’ha fatto 😀
anche se mi piacerebbe sapere di più sul suo patrimonio, gli affari di famiglia e altre cosette del genere. Ma tanto è un premio Nobel e tra poco lo fanno anche santo.
intanto pare che i famigliari abbiano già cominciato a litigare sull,’eredita… a poche ore dalla morte.
Grande perdita. Ma perché i migliori se ne vanno sempre? E ci lasciano quegli altri…. lì,,, sì quelli lì….
la tua domanda mi sembra più dedicata a chi resta, immeritatamente, magari con vent’anni di meno.
quanto a lui, occorreva lasciarlo andare, direi… 😦
si, il suo posto meritato forse non è qui. Non in questo mondo bruto fato di bruti.
luci ed ombre, luci ed ombre, carissima.
la vita ci offre tutto, il bene e il male; sta a noi trovare il modo di trovare il meglio.
chi sapesse insegnare questa regola, regalerebbe agli uomini la felicità.
si, verissimo. Mandela ha certamente lasciato il suo messaggio ma, in un mondo fatto di immagini e figure, la sua presenza sarebbe stata ancora importante.
ci consuma il tempo, alla fine diventiamo le pallide immagini di noi stessi.
non c’è più purtroppo troppa differenza fra l’ultimo Mandela vivo e il Mandela morto, che resterà nella storia.
anche lui era oramai una icona fisicamente sbiadita diventata incapace quasi completamente di agire…
@ afo
ma no, è da mo’ che litigavano a nonno ancora vivo…
ombre ci sono state, ma hanno colpito la moglie (come è giusto, eh eh).
comunque, nel mio piccolo, è per questo che io mi sono già liberato di tutto quello che avevo, e voglio vederli come faranno a litigare dopo… 😉
litigavano quand’era ancora in vita… figurati ora.
—
in che senso hanno colpito la moglie? E soprattutto quale delle tre?
E non sei un po’ troppo maschilista considerando che hai tantissime commentatrici 😆 ?
—
vero. Tu l’eredità l’hai lasciata già. Un modo lo troveranno per litigare… quello è certo.
Nel caso di Mandela le cose sarebbero più semplici. Se c’è un patrimonio importante è giusto che venga lasciato al popolo sudafricano a meno che dicendo “un futuro migliore per i nostri figli” non si riferisse ai suoi 🙂 .
ho alcune commentatrici, ma ho avuto una moglie sola… 😉
io critico le mogli, non le donne in generale…
quanto alla seconda moglie di Mandela è stata davvero un disastro:
http://archiviostorico.corriere.it/1995/marzo/12/grido_Winnie_regina_detronizzata_Questo_co_8_9503121351.shtml
riassumo in punti essenziali:
SOWETO COME BUCKINGHAM PALACE. LA MOGLIE RIPUDIATA DI MANDELA RESPINGE L’ ACCUSA DI CORRUZIONE. MA IL DIVORZIO SEMBRA IMMINENTE
“Non sono una criminale, non sono una delinquente. E allora perche’ mi trattano cosi’? Sono stata incarcerata, sono stata umiliata, sono stata torturata per gli ideali che difendevo, per la causa della maggioranza nera. E ora mi ripagano con accuse infamanti. Allora io vi dico: questo non e’ il Sudafrica per il quale ho rovinato la mia vita. Questo Sudafrica mi ha tradita”.
Ieri, Winnie, 61 anni, la moglie separata del presidente sudafricano, l’ex “madre della nazione”, si e’ sfogata in pubblico. Ripudiata dal marito, accusata ufficialmente di corruzione e truffa, Winnie ha partecipato al funerale di un sostenitore dell’ Anc, assassinato dopo che aveva preso le sue difese in televisione. E davanti a una piccola folla di fedelissimi, gli stessi che lei durante la campagna elettorale dell’ anno scorso amava incitare sparando colpi di kalashnikov, Winnie ha rievocato i tempi bui del regime di apartheid.
“Ci sono delle manovre dentro l’ Anc, ci sono degli strani giochetti che stanno mettendo in pericolo i risultati raggiunti. L’ Anc e’ sotto assedio. Stiamo facendo il gioco dei razzisti. Io mi sento tradita e umiliata dalla mia stessa gente. Ho la sensazione che un gruppo di codardi e di ciarlatani voglia vendicarsi di me”.
Parole pesanti, soprattutto se si pensa che tra questi “codardi e di ciarlatani” Winnie mette anche il marito Nelson, grande vecchio del nuovo Sudafrica. Winnie e’ sottosegretario per le arti, la cultura, la scienza e la tecnologia. Adesso, a causa dello scandalo, rischia di perdere il posto.
E qualche confusione deve esistere sui diritti e i doveri in una democrazia, se ieri al funerale ha gridato: “Qual e’ la sicurezza di cui godono i cittadini di questo nuovo Sudafrica visto la polizia puo’ agire contro un viceministro sotto gli occhi di tutti?”. Non importa che la polizia abbia sequestrato a casa sua le prove di certi affari poco puliti, Winnie si sente perseguitata.
Il suo destino sara’ deciso la settimana prossima, al rientro dal vertice di Copenaghen del vicepresidente Thabo Mbeki. L’ex “madre della nazione” va a questo appuntamento con una “fedina” personale macchiata. Le accuse accumulate negli ultimi sei anni coprono ormai tutto il codice penale sudafricano: si va dalle percosse che hanno portato alla morte un ragazzino, al tradimento del marito prima della separazione, alle spese folli con i fondi dell’Anc, agli appalti edilizi intestati a una societa’ di cui lei e sua figlia Zinzi sono gli azionisti, per finire con una strana iniziativa turistica lanciata insieme all’ attore egiziano Omar Sharif.
Ormai Nelson ha deciso di “scaricare” la moglie. Nei giorni scorsi Zinzi aveva dichiarato che i genitori sono alla vigilia del divorzio, con tanto di accordo economico. La favola politica e sentimentale che per decenni ha commosso il Sudafrica e’ ormai finita. E Soweto sembra ormai Buckingham Palace.