un articolo dello spiegel informa della drammatica impennata nel 2013 della caccia di frodo contro elefanti e rinoceronti.
le stime dicono che nel 2013 sono stati uccisi 30.000 elefanti e poco meno di 1.000 rinoceronti.
nel 2007 erano stati 13 i rinoceronti uccisi; nel 2011, 448: l’anno scorso, 668; quest’anno, circa 950.
decisamente il commercio dei corni di rinoceronte non conosce crisi.
il luogo principale della strage dei rinoceronti è il Sud-Africa, dove vive l’80% dei rinoceronti africani, nel Parco Nazionale Krüger, che dovrebbe essere il luogo per proteggerli, ma è diventato il posto ideale per un tiro-a-segno su di loro, anche se è difeso da 400 guardie e 200 soldati, ma poi è più grande dell’Umbria, e servono a poco.
del resto un chilo di polvere del corno del rinoceronte costa 50.000 euro, e c’è poco da meravigliarsi se, in queste condizioni, la sorte di questi animali è segnata.
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gli elefanti sono calcolati in circa 450.000 in Africa e 40.000 in Asia; ammazzandone 30.000 l’anno (36.000 l’anno scorso), quanto potranno durare?
un elefante vive dai 50 ai 70 anni; una gestazione dura 21 mesi: il numero dei nati ogni anno può equilibrare una perdita simile?
molto peggiore la situazione dei rinoceronti: erano circa 160.000 nel 1970, ma si sono ridotti a circa 10.000, anzi adesso, 1913, 9.000; lo sterminio di quasi 1.000 rinoceronti in un anno, il 10% del loro numero, lascia alla specie pochi anni di vita; del resto, il rinoceronte nero è quasi completamente scomparso, in seguito alla caccia, e la sua variante occidentale si è estinta solo 7 anni fa.
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che cosa possiamo dire? che cosa possiamo fare?
il tema non è una priorità politica per nessuno.
l’unica speranza, ad essere agri, è che la specie umana sparisca dalla faccia della Terra prima di essere riuscita a sterminarli tutti.
ma per molte altre specie non c’è stata neppure questa speranza.
e lo so che a scrivere queste cose si fanno fuggire i lettori: ma preferite forse vivere tranquilli mentre gli ultimi bracconieri finiscono la pulizia etnica delle altre specie?
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ecco l’elenco delle ultime specie distrutte dall’uomo, e mi limito ai mammiferi:
l’elefante della Cina (1400 a.C. ca.)
l’elefante della Siria (prima del 100 a.C.)
elefante del Nordafrica (100 d.C. ca.)
il leone delle caverne (100 d.C.?)
la Coryphomys buhleri (1.000-2.000 anni fa)
la Coryphomys musseri (1.000-2.000 anni fa)
l’Hippopotamus lemerlei (circa 1.000 anni fa?)
l’Hippopotamus madagascariensis (circa 1.000 anni fa?)
l’aye-aye gigante (meno di 1.000 anni fa?)
il ratto arboricolo gigante di Verhoevan (prima del 1500?)
il ratto delle caverne di Flores (prima del 1500?)
la scimmia di Hispaniola (intorno al 1500)
un primate, l’Archaeolemur edwardsi (1500?)
un altro primate, Archaeolemur majori (1500?)
l’Hadropithecus stenognathus (1500)
un altro primate, la Xenothrix mcgregori (1500-1700?)
la bettongia nana del Nullarbor (1500?)
il ratto delle caverne orientale (1500 ca.)
il ratto delle caverne di Torre (1500 ca.)
il coney cubano (1500 ca.)
il ratto commestibile di Hispaniola (1500)
la Heteropsomys insulans (1500?)
l’hutia impostore (1500 ca.)
l’hutia montano (1500 ca.)
il Plagiodontia ipnaeum (1500)
la Noronhomys vespuccii (1500)
la Megaoryzomys curioi (1500?)
l’huita di Porto Rico (1500-1800?)
l’uro (1627)
la ritina di Steller (1768)
il pika sardo (1774)
il Lupo inglese (1783)
il bisonte dei Carpazi (1790)
l’antilope azzurra (1799-1800)
il topo saltatore dei Darling Downs (verso il 1840)
il topo saltatore dalle grandi orecchie (1843–1844)
il ratto arboricolo dai piedi bianchi (1860 circa)
l’orso dell’Atlante (verso il 1870?)
il facocero del Capo (1871 ca.)
la volpe volante minore delle Mascarene (1864–1873)
lo Pteropus brunneus (1874?)
lo Pteropus pilosus – volpe volante maggiore di Palau (1874)
il potoroo dal muso largo (1875 ca.)
l’armadillo arboricolo (1875)
la volpe delle Falkland (1876 ca.)
il wapiti orientale (1877)
il Megalomys luciae (1881)
il wallaby lepre orientale (1889)
il lupo di Hokkaido (1889)
il pipistrello gigante della frutta di Panay (1892)
lo stambecco portoghese (1892)
il pipistrello dei fiori portoricano (1892?)
la gazzella rossa (1894 ca.)
il visone marino (1894?)
il topo saltatore dalla coda corta (1896)
il ratto del riso di Nelson (1897)
il topo saltatore dalla coda lunga (1901-1902)
il Rattus nativitatis (1900-1904)
il ratto muschiato della Martinica (1902?)
il Rattus macleari (1902-1904)
il lupo di Honshu (1905)
il wapiti di Merriam (1906 ca.)
il lupo bianco di Terranova (1911)
il lupo nero della Florida (1917)
l’alcelafo bubalo (1923)
il lupo di Kenay (1925)
il Neotoma anthonyi (1926?)
il bisonte caucasico (1927)
l’asino selvatico siriano (1927)
il topo delle Galapagos di Darwin (anni ’30)
il topo delle Galapagos di Indefatigable (anni ’30)
il Neotoma bunkeri (1931?)
il Peromyscus pembertoni (1931)
il lupo di Bernard (1934)
il ratto canguro del deserto (1935)
il caribù della Regina Carlotta (1935)
il tilacino o lupo marsupiale della Tasmania (1936)
la tigre di Bali (1937)
il cervo di Schomburgk (1938)
lo scoiattolo gigante di Dang (1940)
il lupo delle Montagne Rocciose meridionali (1940)
il lupo spagnolo (anni ‘40)
il leone berbero (1942?)
il wallaby toolache (1943 ca.)
bandicoot del deserto (1943-1960?)
il lemming delle torbiere del Kansas (1946)
il bandicoot piede di porco (anni cinquanta?)
il bilby minore (anni ’50?)
il Neotoma martinensis (anni ’50)
il leone marino giapponese (anni ’50)
il lupo della Catena delle Cascate (1950)
la gazzella della Regina di Saba (1951)
la foca monaca caraibica (1952)
la Geomys pinetis goffi (1955)
il wallaby dalla coda unghiuta a mezzaluna (1956 ca.)
lo Pseudomys glaucus (1956)
il leone del Capo (1958?)
il wallaby lepre centrale (anni 60)
lo Juscelinomys candango (anni 60)il Cryptonanus ignitus un marsupiale (1962)
l’orso bruno messicano (1964)
il procione delle Barbados (1964)
il lemming delle torbiere del Nebraska (1968)
la volpe volante di Guam (1968)
il Thomomys mazama tacomensis (1970)
la gazzella saudita (anni ‘80?)
il lichi di Roberts (1994)
l’oribi del Kenya (1996)
la gazzella araba (1996)
lo stambecco dei Pirenei (2000)
il Sus cebifrons cebifrons (2000 ca.)
il rinoceronte nero occidentale (2006)
il coguaro orientale (2011)
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ma in assoluto il destino più grottesco è toccato a queste quattro specie:
l’alce caucasico (1810 – ricreato)
il quagga (1883 – ricreato)
la zebra di Burchell (1918 – ricreato)
😦
Non metto mi piace.
questa è la triste realtà. tristissima.
gb
la soluzione c’è. Aprire la caccia dei bracconieri…
Organizzare delle sfide in cui chi riesce a cacciare più bracconieri viene premiato.