… o nella farsa, c’è in repertorio la scena del finto scalmanato.
quello che strilla forse sbatacchiando qualcosa sul palcoscenico: “adesso spacco tutto!”
poi c’è il compare, quello che gli tiene bordone, e lo tira per la giacca, dicendogli “stai calmo”.
“che calmo e calmo! – urla il falso indemoniato – qui faccio uno sfracello, tu tienimi forte, eh?”
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naturalmente i due sono d’accordo, sono pappa e ciccia, sono Gianni e Pinotto, sono Stanlio e Ollio, sono il nano Alfano e il terribile gigante Berluscone.
la scena serve a ridere, se sono finiti i gonzi che ci credono. serve soltanto ad andare a dire: vedete? bisogna fare qualcosa per tenerlo calmo.
è solo un gioco delle parti.
qualcuno pensa davvero che il Formigone, uno di quelli che lo tiene per la giacca, sia di un’altra pasta che il Berluscone?
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passiamo ad altro di più importante e più vero, per favore.
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volevo finirla qui, ma devo tornare sui miei passi, come l’assassino sul luogo del delitto…
perché sto leggendo l’editoriale domenicale di Scalfari e certe bugie non posso lasciarle passare senza protestare…
tra “i berlusconiani (…) ci sono anche quelli – forse i soli consapevoli di quanto sta avvenendo – che vorrebbero dar vita a una destra moderata, repubblicana e europeista, capace di alternarsi con una sinistra riformista ed europeista e – quando necessario – coalizzarsi con l’avversario per superare crisi epocali”.
voi capite: uno sta vent’anni con Berlusconi e poi scopre di essere “una destra moderata, repubblicana e europeista”! anzi, non lo scopre lui, lo scopre Scalfari.
con tutto il rispetto per i suoi novant’anni, come è possibile scrivere una sciocchezza simile?
tra i berlusconiani ne conosco uno che forse sarebbe potuto essere definito così, quando era socialista, e spero non mi faccia velo l’affetto familiare, ed è Sacconi, il figlio di mio cugino per parte di madre, cioè di un padre cresciuto assieme a mia madre e di soli tre anni più giovane di lei, se fosse ancora viva.
uomo intelligente e preparato, indubbiamente; abilissimo a fiutare il vento, a scampare al craxismo, col quale era diventato giovanissimo deputato, e a riciclarsi in Forza Italia, dopo qualche anno di anticamera: ma non parlatemi di destra europea, per favore!
Sacconi lo ricordiamo sul caso della Englaro, vero? e quel che mi dà fastidio è che ha buttato a mare la tradizione laica del ramo materno della sua famiglia e lo ha calpestato…
quindi, per favore, Scalfari eviti di riciclare da Repubblica le baggianate berlusconiane della destra moderata, mica abbiamo bisogno di un pulpito in più per sentirle.
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con lo stesso spirito di menzogna e mistificazione Scalfari affronta il tema della politica economica del governo Letta, tacendone l’aspetto essenziale e devastante.
che è la destinazione delle risorse ricavate dai sacrifici realizzati sotto il governo Monti ad uno sgravio fiscale mai visto in nessun altro paese al mondo e contro il quale ha protestato anche l’Unione Europea; a favore dei proprietari di case, cioè della parte relativamente più benestante della popolazione.
beneficio privo di qualunque significato economico che non sia quello di un sostegno ai consumi.
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ricordo che Berlusconi ha praticamente azzerato le tasse sulle eredità e sulle donazioni e ha ridotto del 50% le tasse sugli affitti, con l’invenzione della cedolare secca.
ha cioè condotto una politica fiscale mirata a favorire i benestanti ai danni della fascia meno abbiente della popolazione e a scapito dei servizi pubblici: istruzione, sanità, assistenza sociale.
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ma una se-dicente sinistra che fa il pesce in barile su questi temi, che non li ha nel proprio programma, e che parla come problema centrale di sistema elettorale, come Renzi, non ha motivo di esistere.
del resto, contro una menzogna parallela divulgata dal Corriere, occorre ribadire che in Italia, guardandola da un’ottica europea, non esiste un partito di sinistra, infatti, dato che il Partito Democratico è un monstrum a sé e non fa parte del Partito Socialista Europeo; lo impedisce la sua ala cattolica (che non esiste in nessun altro partito di sinistra del mondo).
a conferma dell’anomalia politica italiana, nemmeno SEL fa parte del Partito Socialista Europeo! anche se, almeno, ha avviato un processo di adesione, in vista delle elezioni europee dell’anno prossimo…
l’unico partito politico italiano che fa già parte del Partito Socialista Europeo è quel fantasma che risponde al nome di PSI, col suo segretario Schietroma.
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alle elezioni europee 2014 quindi il Partito Democratico arriverà con deboli riferimenti al quadro politico dell’Unione, il che contribuisce a renderlo poco rilevante (e forse di questo si dovrebbe parlare nei programmi dei candidati a segretario, no? ma su questo, altra volta…).
quindi, per favore, Scalfari non parlare di europei in politica, che in Italia di partiti politici europei non ce n’è nessuno… 😦
in Europa l’Italia ci sta da governata, non da protagonista, ma prima di tutto per scelta propria, anzi delle sue forze politiche, condizionate tutte dal Vaticano.